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Applicazioni Lineari e loro Proprietà

Le applicazioni lineari sono funzioni che collegano spazi vettoriali, mantenendo le operazioni di addizione e moltiplicazione per scalare. Queste trasformazioni sono rappresentabili con matrici e sono essenziali per comprendere la struttura degli spazi vettoriali, la loro invertibilità e dimensione. Il nucleo e l'immagine di queste applicazioni sono sottospazi vettoriali che rispettivamente indicano i vettori mappati nel vettore nullo e quelli che hanno una pre-immagine in V. Il Teorema del Rango-Nullità gioca un ruolo chiave nella comprensione di queste relazioni.

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1

Rappresentazione matriciale delle applicazioni lineari

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Le applicazioni lineari finite-dimensionali si esprimono tramite matrici; le colonne corrispondono alle immagini dei vettori della base.

2

Endomorfismi

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Applicazioni lineari da uno spazio vettoriale a sé stesso; possono essere rappresentate da matrici quadrate.

3

Isomorfismi

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Applicazioni lineari invertibili che stabiliscono una corrispondenza biunivoca tra spazi vettoriali.

4

Preservazione delle combinazioni lineari

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Le applicazioni lineari mantengono inalterate le combinazioni lineari: l'immagine di una somma è la somma delle immagini.

5

Il ______ di un'applicazione lineare è l'insieme di tutti i vettori che vengono mappati nel vettore nullo.

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nucleo

6

La dimensione del nucleo di un'applicazione lineare è chiamata ______ di tale funzione.

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nullità

7

L'______ di un'applicazione lineare è l'insieme di tutti i vettori che sono immagini di almeno un vettore dell'originale.

Clicca per vedere la risposta

immagine

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Definizione e Proprietà delle Applicazioni Lineari

Le applicazioni lineari, note anche come trasformazioni lineari, sono particolari funzioni che operano tra spazi vettoriali e che preservano le operazioni di addizione di vettori e moltiplicazione per scalare. Una funzione \( f: V \rightarrow W \), dove \( V \) e \( W \) sono spazi vettoriali su un campo \( K \), è detta lineare se soddisfa le seguenti condizioni per ogni coppia di vettori \( u, v \in V \) e ogni scalare \( \alpha \in K \): \( f(u + v) = f(u) + f(v) \) e \( f(\alpha u) = \alpha f(u) \). Queste proprietà garantiscono che l'immagine di una combinazione lineare di vettori sotto \( f \) sia la combinazione lineare delle immagini dei vettori. Le applicazioni lineari possono essere rappresentate attraverso matrici quando gli spazi vettoriali hanno dimensione finita. In particolare, le colonne di una matrice che rappresenta una trasformazione lineare corrispondono alle immagini dei vettori della base dello spazio di partenza. Gli endomorfismi sono applicazioni lineari che mappano uno spazio vettoriale in sé stesso, e quando sono invertibili, ovvero quando sono sia iniettive che suriettive, sono chiamati isomorfismi, indicando che esiste una corrispondenza biunivoca tra gli elementi degli spazi vettoriali coinvolti.
Sfere metalliche lucide sospese in griglia tridimensionale con riflessi luminosi e ombre su sfondo grigio neutro.

Nucleo e Immagine di un'Applicazione Lineare

Il nucleo e l'immagine sono concetti fondamentali nello studio delle applicazioni lineari. Il nucleo di un'applicazione lineare \( f: V \rightarrow W \), indicato con \( \text{Ker}(f) \), è l'insieme di tutti i vettori in \( V \) che vengono mappati nel vettore nullo di \( W \). Formalmente, \( \text{Ker}(f) = \{ v \in V \mid f(v) = 0_W \} \), dove \( 0_W \) è il vettore zero di \( W \). Il nucleo è un sottospazio vettoriale di \( V \) e la sua dimensione è chiamata nullità di \( f \). L'immagine di \( f \), denotata con \( \text{Im}(f) \) o \( \text{Range}(f) \), è l'insieme di tutti i vettori in \( W \) che sono immagini di almeno un vettore in \( V \). In simboli, \( \text{Im}(f) = \{ f(v) \mid v \in V \} \). Anche l'immagine è un sottospazio vettoriale di \( W \) e la sua dimensione è detta rango di \( f \). Il Teorema del Rango-Nullità stabilisce una relazione importante tra queste due dimensioni: per un'applicazione lineare \( f \) da uno spazio vettoriale \( V \) di dimensione finita a uno spazio vettoriale \( W \), la somma della nullità di \( f \) e del rango di \( f \) è uguale alla dimensione di \( V \). Questo teorema è uno strumento essenziale per comprendere la struttura delle applicazioni lineari e per risolvere problemi relativi alla loro invertibilità e alla dimensione degli spazi coinvolti.