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Marco Porcio Catone, noto come Catone il Giovane, fu un politico e militare romano che combatté per la conservazione dei valori repubblicani. La sua vita è esemplare per l'opposizione a figure come Cesare, e il suo suicidio a Utica rappresenta un atto estremo di coerenza ai suoi principi stoici e di libertà.
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Catone il Giovane nacque a Roma nel 95 a.C. e morì a Utica nel 46 a.C
Ideale di virtù e integrità morale
Catone il Giovane incarnava l'ideale di virtù e integrità morale nella tarda Repubblica Romana
Lotta contro la corruzione e il declino dei costumi tradizionali romani
La vita di Catone fu segnata da una costante lotta contro la corruzione e il declino dei costumi tradizionali romani
Carriera politica notevole
Catone il Giovane combatté nella terza guerra servile, servì come tribuno militare, fu eletto questore, tribuno della plebe e infine pretore
Nonostante la sua carriera politica notevole, Catone subì anche sconfitte, come la mancata elezione al consolato nel 52 a.C
Catone il Giovane si distinse per il suo impegno nella lotta contro l'illegalità e la corruzione, difendendo con vigore il mos maiorum e le istituzioni repubblicane
La condotta di vita di Catone fu un esempio di stoicismo, caratterizzata da una rigida opposizione ai potenti del tempo
Opposizione a Pompeo e critiche a Crasso
Catone si oppose a concessioni a Pompeo e criticò Crasso per la questione degli appaltatori delle tasse
Intransigenza nei confronti di Cesare
Catone si scontrò con Cesare per le sue proposte di clemenza per i congiurati di Catilina e per il suo arricchimento durante la campagna in Gallia
Contributo alla rottura della concordia ordinum
L'atteggiamento intransigente di Catone fu uno dei fattori che contribuì alla rottura della concordia ordinum, l'armonia tra le diverse classi sociali nella Repubblica Romana
Dopo la morte di Crasso e l'acuirsi delle tensioni tra Cesare e Pompeo, Catone si avvicinò a quest'ultimo, vedendo in lui un possibile baluardo contro l'ascesa di Cesare
Dopo l'attraversamento del Rubicone da parte di Cesare e la successiva guerra civile, Catone fuggì da Roma insieme a Pompeo e ai suoi sostenitori, e si scontrò con Cesare nella battaglia finale
Di fronte alla prospettiva di arrendersi a Cesare, Catone scelse di togliersi la vita, in coerenza con i principi stoici di libertà e autonomia personale