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Operazione "Barbarossa": l'attacco della Germania all'Unione Sovietica

L'Operazione Barbarossa del 22 giugno 1941 fu l'assalto della Germania nazista contro l'Unione Sovietica, segnando un punto cruciale nella Seconda Guerra Mondiale. Con oltre tre milioni di soldati e migliaia di carri armati e aerei, la Germania avanzò su tre fronti. La risposta sovietica, nonostante le purghe staliniane, si intensificò con l'arrivo dell'inverno, trasformando la guerra in un logoramento che coinvolse anche gli Alleati e l'Asse su scala globale.

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1

Il ______ segnò l'avvio dell'attacco noto come Operazione "Barbarossa", condotto dalla Germania nazista contro l'Unione Sovietica.

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22 giugno 1941

2

L'Operazione "Barbarossa" prende il nome da Federico Barbarossa, un imperatore del ______.

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Sacro Romano Impero

3

Durante l'Operazione "Barbarossa", l'Italia, sotto la guida di ______, inviò truppe nonostante fossero mal preparate per il fronte orientale.

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Benito Mussolini

4

Operazione 'Barbarossa'

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Invasione tedesca dell'Unione Sovietica nel 1941, inaspettata nonostante avvisi.

5

Purghe staliniane e Armata Rossa

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Eliminazione di comandanti capaci nell'Armata Rossa, indebolendo la difesa iniziale sovietica.

6

Impatto dell'inverno su tedeschi

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Temperature estreme rallentarono l'avanzata tedesca, dando tempo all'URSS di riorganizzarsi.

7

Tattica della 'terra bruciata'

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Distruggere risorse per negarle al nemico, usata dai sovietici per ostacolare i tedeschi.

8

Durante l'intensificarsi del ______, gli Stati Uniti decisero di aiutare il Regno Unito e gli alleati con la legge 'Lend-Lease'.

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conflitto mondiale

9

Il presidente degli Stati Uniti, ______, supportò gli alleati fornendo materiale bellico e assistenza.

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Franklin D. Roosevelt

10

Il ______ del 1941, Roosevelt e Churchill firmarono la Carta Atlantica, stabilendo i principi per il futuro ordine mondiale.

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14 agosto

11

La Carta Atlantica fu firmata da Roosevelt e dal primo ministro britannico ______.

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Winston Churchill

12

Il Giappone rafforzò le sue alleanze con Germania e Italia attraverso il Patto ______ e il Patto d'Acciaio.

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anticomintern

13

Data attacco Pearl Harbor

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7 dicembre 1941

14

Azione USA post-attacco

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Dichiarazione di guerra al Giappone l'8 dicembre 1941

15

Reazione Asse all'entrata in guerra USA

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Germania e Italia dichiarano guerra agli USA, estendendo il conflitto a livello globale

16

Dopo l'______ a Pearl Harbor, il ______ ha utilizzato la sua superiorità per conquistare rapidamente territori nel ______ e nel - asiatico.

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attacco Giappone Pacifico Sud-Est

17

Entro la ______ del 1942, il Giappone aveva occupato molte isole del ______ e territori di ______, ______ ______ e ______ ______.

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metà Pacifico Stati Uniti Regno Unito Paesi Bassi

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Operazione "Barbarossa": l'attacco della Germania all'Unione Sovietica

Il 22 giugno 1941 segnò l'inizio dell'Operazione "Barbarossa", l'assalto su vasta scala della Germania nazista contro l'Unione Sovietica. Questa offensiva, la più grande nella storia della guerra fino a quel momento, fu il risultato dell'ideologia di Hitler che mirava a distruggere il comunismo e a espandere il "Lebensraum" tedesco verso est. L'operazione, che prendeva il nome dall'imperatore del Sacro Romano Impero Federico Barbarossa, si estendeva su un fronte di circa 1600 chilometri, dalla regione baltica fino al Mar Nero. Le forze tedesche, composte da oltre tre milioni di soldati, 5000 carri armati e quasi 3000 aerei, avanzarono in tre direzioni principali: verso Leningrado a nord, verso l'Ucraina e le risorse petrolifere del Caucaso a sud, e verso Mosca a est. L'attacco fu supportato da contingenti di truppe alleate della Germania, tra cui quelle ungheresi, slovacche e rumene. Anche l'Italia, guidata da Benito Mussolini, partecipò con un corpo di spedizione, nonostante fosse inadeguatamente preparato per le condizioni estreme del fronte orientale.
Carro armato tedesco Panzer IV abbandonato in paesaggio invernale con tracce di neve e impronte, cielo grigio nuvoloso.

La risposta sovietica e la resistenza contro l'invasione tedesca

L'Unione Sovietica, sotto la guida di Stalin, fu colta di sorpresa dall'Operazione "Barbarossa", nonostante alcuni segnali di avvertimento. Le purghe staliniane avevano decimato i ranghi dell'Armata Rossa, eliminando molti dei suoi comandanti più capaci, il che contribuì a una disastrosa ritirata iniziale di fronte all'avanzata tedesca. Tuttavia, nonostante l'occupazione di vasti territori sovietici e l'assedio di Leningrado, l'arrivo dell'inverno e le temperature estreme rallentarono significativamente l'avanzata tedesca. Questo permise all'Armata Rossa di riorganizzarsi e di lanciare una controffensiva, sostenuta da nuovi contingenti e armamenti prodotti nelle fabbriche trasferite oltre gli Urali. La resistenza sovietica fu rafforzata dallo spirito combattivo del popolo, che adottò la tattica della "terra bruciata", distruggendo risorse e infrastrutture per negarle ai tedeschi. Questa strategia, insieme alle difficoltà logistiche e climatiche, trasformò la guerra lampo tedesca in una guerra di logoramento.

L'espansione del conflitto e la formazione dell'Asse e degli Alleati

Con il protrarsi del fronte orientale, il conflitto mondiale si intensificò e si estese. Gli Stati Uniti, guidati dal presidente Franklin D. Roosevelt, decisero di supportare il Regno Unito e gli altri paesi alleati attraverso la legge "Lend-Lease", fornendo materiale bellico e assistenza logistica. Il 14 agosto 1941, Roosevelt e il primo ministro britannico Winston Churchill firmarono la Carta Atlantica, delineando i principi per un ordine mondiale post-bellico basato sulla democrazia e l'autodeterminazione dei popoli. Nel frattempo, il Giappone, che aveva già stretto alleanze con Germania e Italia attraverso il Patto anticomintern e il Patto d'Acciaio, consolidò l'alleanza con il Patto Tripartito, che delineava le sfere d'influenza mondiali tra le tre potenze dell'Asse.

L'attacco a Pearl Harbor e l'entrata in guerra degli Stati Uniti

Il 7 dicembre 1941, il Giappone lanciò un attacco a sorpresa contro la base navale statunitense di Pearl Harbor, nelle Hawaii, provocando gravi danni alla flotta del Pacifico degli Stati Uniti e causando migliaia di vittime. Questo attacco, avvenuto senza una dichiarazione di guerra formale, spingeva il Congresso degli Stati Uniti a dichiarare guerra al Giappone il giorno seguente. In risposta all'entrata in guerra degli Stati Uniti, Germania e Italia dichiararono guerra agli Stati Uniti, estendendo ulteriormente il conflitto a una scala globale.

Il dominio giapponese nel Pacifico e nel Sud-Est asiatico

Dopo l'attacco a Pearl Harbor, il Giappone sfruttò la propria superiorità militare per espandere rapidamente il suo impero nel Pacifico e nel Sud-Est asiatico. Entro la metà del 1942, i giapponesi avevano occupato numerose isole del Pacifico e territori coloniali di Stati Uniti, Regno Unito e Paesi Bassi. Sebbene inizialmente alcune popolazioni locali vedessero i giapponesi come liberatori dal colonialismo occidentale, le politiche oppressive e lo sfruttamento delle risorse portarono alla formazione di movimenti di resistenza e nazionalistici, in particolare in Cina e nelle colonie francesi dell'Indocina.