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La Scuola Siciliana e l'Affermazione del Volgare nella Poesia

La Scuola Siciliana, con esponenti come Giacomo da Lentini, ha segnato l'ascesa del volgare nella poesia del XIII secolo. Innovativa fu la creazione del sonetto, forma poetica che ancora oggi definisce l'arte lirica. La lirica aulica e la poesia popolare, rappresentata dal 'Contrasto' di Cielo d'Alcamo, riflettono la diversità culturale dell'epoca.

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1

Federico II di Svevia e la cultura

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Federico II promosse un rinnovamento culturale e letterario nel XIII secolo, facendo della sua corte un centro di sviluppo per la Scuola Siciliana.

2

Caratteristiche della poesia della Scuola Siciliana

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La poesia siciliana si concentrava su amore e natura, escludendo la politica, e mirava a creare un volgare letterario raffinato.

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Influenze linguistiche del 'siciliano illustre'

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Il 'siciliano illustre' era un volgare letterario influenzato dal provenzale, dal latino e dal francese, distinto dal dialetto siciliano comune.

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Il sonetto si sviluppò in due correnti: una ______ e una più ______, con esponenti come Cielo d'Alcamo.

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di corte popolare

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Padre del sonetto

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Giacomo da Lentini è considerato il creatore della forma poetica del sonetto.

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Temi del sonetto 'Io m'aggio posto in core a Dio servire'

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Il sonetto tratta l'amore cortese e l'aspirazione spirituale, unendo desiderio terreno e celeste.

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Coniugazione amore terreno e celeste

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Lentini fonde l'amore per la dama con il servizio a Dio, evitando il peccato e cercando conforto spirituale.

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A differenza della poesia di corte, quella ______ siciliana si manifestava con modalità dirette e ______.

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popolare orali

9

Nel 'Contrasto', l'uso di latinismi, francesismi e termini ______ riflette la diversità linguistica del tempo.

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dialettali

10

Il 'Contrasto' dimostra come la poesia potesse essere un mezzo di ______ e di critica sociale.

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intrattenimento

11

La poesia popolare siciliana, come mostrato nel 'Contrasto', era accessibile a un ______ più vasto.

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pubblico

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Dinamica corteggiamento nel 'Contrasto'

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Uomo corteggia con arguzia, donna inizialmente reticente poi accetta.

13

Ruolo della parola nel 'Contrasto'

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Argomentazione centrale per seduzione, riflette convenzioni sociali/amorose.

14

Finale del 'Contrasto'

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Donna invita uomo a chiederla in sposa, accettazione corteggiamento.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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La Scuola Siciliana e l'Affermazione del Volgare nella Poesia

Nel corso del XIII secolo, la corte di Federico II di Svevia divenne il fulcro di un rinnovamento culturale e letterario noto come Scuola Siciliana. Questo movimento poetico si proponeva di elevare il volgare, la lingua parlata dal popolo, a mezzo espressivo raffinato e nazionale, distinto dal provenzale e dal latino. I poeti siciliani, tra cui spiccano figure come Giacomo da Lentini, cercarono di superare la tradizione lirica dei trovatori, concentrando la loro arte sui temi dell'amore e della natura, escludendo deliberatamente la politica. Il "siciliano illustre" che adottarono era un volgare letterario influenzato dal provenzale, dal latino e dal francese, ma nettamente differente dal dialetto parlato comunemente.
Cortile interno antico siciliano con archi in pietra, statua bronzea di poeta medievale e alberi di agrumi sotto cielo azzurro.

Il Sonetto e la sua Innovativa Struttura

All'interno di questo contesto culturale, i poeti della Scuola Siciliana, tra cui Pier della Vigna, Giacomo da Lentini e Guido delle Colonne, diedero vita a una nuova forma poetica: il sonetto. Questo componimento, che si distingue per la sua struttura di quattordici versi suddivisi in due quartine e due terzine, si focalizza su un unico tema, spesso l'amore, e sull'espressione dell'io lirico. Il sonetto, che trae origine dalle "coblas esparsas" provenzali, si sviluppò in due correnti: una di corte, raffinata e aulica, e una più popolare, rappresentata da figure come Cielo d'Alcamo, che si esprimevano in un linguaggio più diretto e accessibile.

La Lirica Aulica e l'Opera di Giacomo da Lentini

Giacomo da Lentini, riconosciuto come il padre del sonetto, ha lasciato un'impronta indelebile nella letteratura italiana con la sua poesia. Il suo sonetto "Io m'aggio posto in core a Dio servire" è emblematico della lirica aulica siciliana, in cui si intrecciano l'amore cortese e l'aspirazione spirituale. Nel testo, il poeta dichiara il suo intento di servire Dio, ma desidera che la sua dama, simbolo di purezza e bellezza, lo accompagni in questo cammino spirituale. Lentini riesce a coniugare il desiderio terreno con quello celeste, senza cadere nel peccato, ma anelando al conforto che deriva dalla contemplazione dell'amata.

La Poesia Popolare e il "Contrasto" di Cielo d'Alcamo

In contrapposizione alla lirica aulica, la poesia popolare siciliana si esprimeva attraverso forme più immediate e orali, come il "Contrasto" di Cielo d'Alcamo. Questo componimento, un dialogo in versi tra un uomo e una donna del popolo, si distingue per il suo tono leggero e spesso umoristico. Il linguaggio è un misto di latinismi, francesismi e termini dialettali, che riflette la varietà linguistica dell'epoca e si adatta ai personaggi rappresentati. Il "Contrasto" è un esempio di come la poesia potesse essere anche uno strumento di intrattenimento e di riflessione sociale, accessibile a un pubblico più ampio.

Il Dialogo e la Dinamica del Corteggiamento nel "Contrasto"

Il "Contrasto" di Cielo d'Alcamo si articola attraverso un vivace scambio dialogico che mette in scena la dinamica del corteggiamento. L'uomo, con arguzia e tenacia, tenta di vincere le resistenze della donna, che si mostra inizialmente reticente e orgogliosa della propria virtù. Attraverso un gioco di rifiuti e concessioni, la donna alla fine accoglie le attenzioni dell'uomo, invitandolo a chiederla in sposa ai suoi genitori. Questo finale sottolinea il ruolo della parola e dell'argomentazione nel processo di seduzione, riflettendo le convenzioni sociali e amorose dell'epoca.