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La Battaglia di Ceresole, avvenuta il 14 aprile 1544, fu un evento chiave nelle Guerre d'Italia. Il conte d'Enghien, comandante delle forze francesi, si trovava a Carmagnola, affrontando la minaccia dell'esercito imperiale spagnolo. La notte prima della battaglia fu segnata da movimenti tattici, scaramucce e decisioni strategiche che avrebbero influenzato l'esito dello scontro imminente.
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Il conte d'Enghien incaricò Monluc di organizzare i reggimenti in formazione di battaglia e posizionare strategicamente l'artiglieria
D'Enghien doveva bilanciare le pressioni di coloro che lo spingevano a combattere con le raccomandazioni di prudenza da parte di altri
D'Enghien decise di inviare solo un contingente di uomini e capitani a Ceresole per osservare meglio le forze nemiche, riflettendo la sua cautela di fronte a un avversario ancora non pienamente identificato
Monluc guidò un'indagine e individuò la cavalleria imperiale nei pressi dell'abbazia di Casanova
D'Enghien avanzò con 300 cavalieri e ulteriori archibugieri, schierando la cavalleria in modo da dare l'impressione di una forza maggiore
Gli Imperiali inviarono rinforzi alla scaramuccia e posizionarono strategicamente la loro artiglieria, mentre il marchese del Vasto decise di rimanere a Ceresole per la notte
D'Enghien si rammaricava di non aver sfruttato un'opportunità unica per un'azione decisiva contro un nemico in difficoltà
Nonostante l'opportunità, d'Enghien decise di ritirare l'esercito a Carmagnola, lasciando solo una piccola forza di ricognizione
La notte si concluse con entrambi gli eserciti in attesa, pronti per la battaglia che si sarebbe svolta il giorno seguente