L'inizio della campagna persiana e l'interesse culturale
Nel 334 a.C., Alessandro iniziò la sua storica campagna contro la Persia, attraversando l'Ellesponto con un esercito di circa 30.000 fanti e 5.000 cavalieri. La sua visione includeva non solo la conquista militare, ma anche l'esplorazione culturale e scientifica: accompagnato da un seguito di intellettuali, mirava a fondere le conoscenze delle civiltà incontrate, inaugurando un'era di sincretismo culturale e scambio di sapere.Le conquiste in Anatolia e il nodo gordiano
Proseguendo la sua avanzata, Alessandro liberò le città greche della Ionia dopo la vittoria nella battaglia del Granico. A Gordio, si confrontò con il leggendario nodo gordiano, che un oracolo aveva predetto sarebbe stato sciolto dal futuro dominatore dell'Asia. Alessandro, in un atto simbolico di risolutezza, lo tagliò con la sua spada, proclamando così la sua predestinazione al dominio asiatico.L'incoronazione in Egitto e la fondazione di Alessandria
Dopo aver sconfitto Dario III nella battaglia di Isso, Alessandro si diresse verso l'Egitto, dove fu accolto come liberatore. Fondò la città di Alessandria, destinata a diventare un importante centro culturale e commerciale, e visitò l'oracolo di Siwa, dove fu proclamato figlio del dio Amon, consolidando la sua posizione come sovrano egizio e continuando la tradizione di sincretismo tra le culture greca ed egizia.La decisiva battaglia di Gaugamela e la fine dell'Impero Persiano
La battaglia di Gaugamela, combattuta nel 331 a.C., fu un punto di svolta nella conquista dell'Impero Persiano. La vittoria di Alessandro segnò la caduta definitiva di Dario III e l'assoggettamento dei territori persiani. Con l'occupazione di città come Babilonia, Susa e Persepoli, Alessandro non solo vendicò le passate invasioni persiane in Grecia, ma pose le basi per un nuovo impero ellenistico.Le campagne in India e il limite dell'espansione
Spinto da un insaziabile desiderio di esplorazione e conquista, Alessandro estese il suo impero fino all'India, superando i confini del mondo conosciuto. Dopo aver sottomesso le popolazioni dell'Altopiano iranico e attraversato l'attuale Afghanistan, giunse fino al fiume Indo, dove sconfisse il re Poro nel 326 a.C. Tuttavia, l'esaurimento delle sue truppe e la loro riluttanza a procedere oltre costrinsero Alessandro a intraprendere il cammino di ritorno verso la Mesopotamia.La morte prematura e l'eredità di un impero multiculturale
Alessandro cercò di amalgamare il suo impero promuovendo la fusione culturale tra Greci e Persiani e rispettando le tradizioni locali. Nonostante le tensioni con l'aristocrazia macedone e i tentativi di congiura, il suo governo centralizzato mantenne l'unità dell'impero fino alla sua morte nel 323 a.C. a Babilonia, avvenuta in circostanze ancora oggi dibattute. La sua scomparsa prematura lasciò un vuoto di potere che portò alla frammentazione del suo impero e all'ascesa dei regni ellenistici.