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L'ascesa di Luigi XIV al potere segnò l'inizio di un'era di centralizzazione dello stato francese e di assolutismo monarchico. Il suo regno vide la riduzione del potere dei nobili e l'espansione territoriale della Francia. Jean-Baptiste Colbert, ministro delle finanze, giocò un ruolo fondamentale nel consolidamento economico attraverso il mercantilismo, rafforzando l'industria nazionale e la produzione di lusso.
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Dopo la morte del cardinale Mazarino, Luigi XIV prese in mano le redini del potere in modo diretto, instaurando un governo centralizzato e assoluto
Luigi XIV governò con un'autorità incontestata e centralizzata, applicando il principio del diritto divino secondo cui il re era sovrano per volontà di Dio e non soggetto a nessuna autorità terrena
Durante il suo regno, Luigi XIV rafforzò l'autorità centrale dello Stato riducendo il potere dei nobili e dei parlamenti regionali, che erano completamente subordinati alla sua volontà
Luigi XIV condusse una politica estera aggressiva e mirata all'espansione territoriale, che portò alla conquista di territori come le Fiandre, la Franca Contea, parti dell'Alsazia e la città di Strasburgo
La Francia stabilì forti presenze in Nord America e nei Caraibi e fondò compagnie commerciali per competere con le potenze marittime dell'epoca, sotto la guida di Luigi XIV
Jean-Baptiste Colbert fu una figura chiave nel regno di Luigi XIV, contribuendo a risanare le finanze dello Stato attraverso una rigorosa politica di mercantilismo
Il ministro delle finanze Jean-Baptiste Colbert combatté la corruzione e l'evasione fiscale, promosse l'industria nazionale e cercò di rendere la Francia autosufficiente attraverso politiche protezionistiche
Sotto la guida di Colbert, furono fondate numerose manifatture reali, come quelle di Gobelin e la Manifattura Reale degli Specchi, che contribuirono a rafforzare l'economia francese e stabilire la reputazione della Francia come centro di eccellenza nell'artigianato di lusso
La reggia di Versailles, completata nel 1682, divenne il simbolo del potere assoluto di Luigi XIV e un efficace strumento di controllo della nobiltà, trasferendo la corte da Parigi a Versailles e sottoponendo la nobiltà a un sistema di etichetta rigido e complesso