Il conflitto israelo-palestinese
Mappa concettuale
La Guerra dei Sei Giorni e il conflitto del Kippur hanno segnato la storia mediorientale, influenzando il processo di pace israelo-palestinese. Le tensioni per Gerusalemme e le risorse idriche persistono, con la costruzione del muro di separazione e l'ascesa di gruppi come Hamas e Hezbollah.
Riassunto
Schema
La Guerra dei Sei Giorni e le sue conseguenze
La Guerra dei Sei Giorni, combattuta dal 5 al 10 giugno 1967, vide Israele contrapporsi a una coalizione di stati arabi guidata da Egitto, Giordania e Siria. Israele riuscì a prevalere rapidamente, occupando la Cisgiordania, la Striscia di Gaza, le Alture del Golan e la penisola del Sinai. La risoluzione 242 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, adottata nel novembre 1967, chiedeva il ritiro delle forze israeliane dai territori occupati in cambio del riconoscimento di Israele e della fine dello stato di belligeranza. Tuttavia, la risposta araba fu il "no" di Khartoum: nessun riconoscimento, nessuna pace e nessuna negoziazione con Israele. Questo stallo diplomatico contribuì a perpetuare il conflitto israelo-palestinese e a creare le condizioni per futuri scontri.La Guerra del Kippur e i trattati di pace
Il 6 ottobre 1973, durante il giorno più sacro del calendario ebraico, Yom Kippur, Egitto e Siria lanciarono un attacco a sorpresa contro Israele. Nonostante le iniziali perdite territoriali, Israele riuscì a respingere gli attacchi e a stabilire una linea di difesa. Dopo intense battaglie e pesanti perdite su entrambi i fronti, un cessate il fuoco fu mediato dalle Nazioni Unite. Questo conflitto portò a un cambiamento nella politica estera egiziana: il presidente Anwar Sadat intraprese una serie di iniziative diplomatiche che culminarono nel trattato di pace di Camp David del 1978 e nel successivo trattato di pace israelo-egiziano del 1979, facendo dell'Egitto il primo paese arabo a riconoscere formalmente Israele. Un trattato di pace simile fu firmato con la Giordania nel 1994. Tuttavia, la questione palestinese rimase irrisolta, con la continua espansione degli insediamenti israeliani nei territori occupati, nonostante le condanne internazionali.Operazioni militari in Libano e l'ascesa di Hezbollah
Nel 1982, Israele invase il Libano con l'obiettivo di eliminare le basi dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) nel sud del paese. L'operazione "Pace in Galilea" portò all'assedio di Beirut e al successivo ritiro dell'OLP dalla capitale libanese. Tuttavia, l'intervento israeliano contribuì a destabilizzare ulteriormente il Libano, già dilaniato dalla guerra civile. In questo contesto, emerse Hezbollah, un'organizzazione militante sciita sostenuta da Iran e Siria, che iniziò a condurre operazioni di guerriglia contro le forze israeliane e divenne un attore chiave nel conflitto israelo-libanese.La prima Intifada e la nascita di Hamas
La prima Intifada, o "sollevazione", scoppiò nel dicembre 1987 nei territori palestinesi occupati di Cisgiordania e Gaza. Questo movimento di resistenza popolare, caratterizzato da proteste non violente e scontri con le forze israeliane, segnò un punto di svolta nella lotta palestinese per l'autodeterminazione. Durante questo periodo, emerse Hamas, un'organizzazione islamista che si opponeva al processo di pace e sosteneva la lotta armata come mezzo per liberare i territori palestinesi. Hamas guadagnò rapidamente sostegno tra i palestinesi, in parte a causa della sua rete di servizi sociali e della sua resistenza all'occupazione israeliana.Il processo di pace e la seconda Intifada
Il processo di pace tra israeliani e palestinesi ebbe un momento di speranza con la firma degli Accordi di Oslo nel 1993, che prevedevano il riconoscimento reciproco e l'istituzione di un'autonomia palestinese temporanea in alcune parti dei territori occupati. Tuttavia, il processo fu ostacolato da ostilità e sfiducia reciproca, culminando nell'assassinio del primo ministro israeliano Yitzhak Rabin nel 1995. La seconda Intifada scoppiò nel settembre 2000, segnata da un'ondata di violenza, attentati suicidi palestinesi e operazioni militari israeliane, che causarono numerose vittime da entrambe le parti e minarono ulteriormente le prospettive di pace.La costruzione del muro di separazione e la situazione attuale
In risposta agli attacchi terroristici, Israele iniziò nel 2002 la costruzione di una barriera di separazione, nota anche come "muro di sicurezza" o "muro dell'apartheid" a seconda delle prospettive. Questa barriera, che si estende per centinaia di chilometri, ha contribuito a ridurre significativamente gli attacchi terroristici, ma ha anche avuto un impatto negativo sulla vita quotidiana dei palestinesi, limitando la loro libertà di movimento e l'accesso ai servizi essenziali. La situazione nella regione rimane tesa, con frequenti scontri e una soluzione a due stati che appare sempre più difficile da realizzare.La lotta per le risorse idriche e la contesa su Gerusalemme
Il conflitto israelo-palestinese si estende anche alla lotta per le risorse idriche, con Israele che controlla la maggior parte delle risorse idriche della regione, lasciando ai palestinesi un accesso limitato. Gerusalemme, con la sua importanza storica e religiosa per ebrei, cristiani e musulmani, rimane uno dei nodi centrali del conflitto. La città è rivendicata sia da Israele che dai palestinesi come loro capitale, e nonostante vari tentativi di negoziazione, la sua condizione di status finale rimane irrisolta, alimentando tensioni e violenze periodiche.
Mostra di più
La Guerra dei Sei Giorni
Cause e partecipanti
La Guerra dei Sei Giorni fu combattuta tra Israele e una coalizione di stati arabi guidata da Egitto, Giordania e Siria
Risoluzione 242 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite
La risoluzione 242 chiedeva il ritiro delle forze israeliane dai territori occupati in cambio del riconoscimento di Israele e della fine dello stato di belligeranza, ma la risposta araba fu negativa
Conseguenze
La vittoria di Israele portò a un ulteriore stallo diplomatico e alla perpetuazione del conflitto israelo-palestinese
La Guerra del Yom Kippur
Attacco a sorpresa
Durante il giorno più sacro del calendario ebraico, Egitto e Siria lanciarono un attacco a sorpresa contro Israele
Risposta di Israele
Nonostante le iniziali perdite territoriali, Israele riuscì a respingere gli attacchi e a stabilire una linea di difesa
Cessate il fuoco e conseguenze
Dopo intense battaglie e pesanti perdite su entrambi i fronti, un cessate il fuoco fu mediato dalle Nazioni Unite, ma il conflitto continuò a influenzare la politica estera egiziana
Trattati di pace
Trattato di pace israelo-egiziano
Dopo la Guerra del Yom Kippur, il presidente egiziano Anwar Sadat intraprese una serie di iniziative diplomatiche che portarono al trattato di pace di Camp David del 1978 e al successivo trattato di pace israelo-egiziano del 1979
Trattato di pace israelo-giordano
Nel 1994, Israele firmò un trattato di pace con la Giordania, diventando il secondo paese arabo a riconoscere formalmente Israele
Questioni irrisolte
Nonostante i trattati di pace, la questione palestinese rimane irrisolta, con la continua espansione degli insediamenti israeliani nei territori occupati e la mancanza di un accordo definitivo tra israeliani e palestinesi
Eventi successivi
Invasione del Libano
Nel 1982, Israele invase il Libano con l'obiettivo di eliminare le basi dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) nel sud del paese
Emergenza di Hezbollah
L'intervento israeliano nel Libano contribuì a destabilizzare ulteriormente il paese e a favorire l'emergere di Hezbollah, un'organizzazione militante sciita che divenne un attore chiave nel conflitto israelo-libanese
Intifada e Hamas
La prima Intifada scoppiò nel 1987 e portò all'emergere di Hamas, un'organizzazione islamista che si opponeva al processo di pace e sosteneva la lotta armata come mezzo per liberare i territori palestinesi
Il conflitto israelo-palestinese
Impara con le flashcards di Algor Education
Clicca sulla singola scheda per saperne di più sull'argomento
00
Date Guerra dei Sei Giorni
5-10 giugno 1967
01
Territori occupati da Israele nel 1967
Cisgiordania, Striscia di Gaza, Alture del Golan, penisola del Sinai
02
Risposta araba alla risoluzione 242 ONU
"No" di Khartoum: nessun riconoscimento, nessuna pace, nessuna negoziazione con Israele
