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Le civiltà preistoriche e protostoriche della penisola italiana, dai Camuni nella Val Camonica ai nuraghi della Sardegna, hanno lasciato un'impronta indelebile nella storia. Queste culture, con le loro incisioni rupestri, megaliti e pratiche funerarie, riflettono l'evoluzione sociale e tecnologica prima dell'arrivo dei Romani. L'arte, l'architettura e i sistemi sociali di queste civiltà dimostrano un'avanzata comprensione del mondo e delle tecniche di lavorazione dei metalli.
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Le oltre 300.000 incisioni rupestri lasciate dai Camuni documentano la loro evoluzione culturale e sociale, mostrando una progressione dalla società di cacciatori-raccoglitori a una più complessa
Le incisioni rupestri raffigurano non solo scene di vita quotidiana, ma anche simboli spirituali che riflettono la visione del mondo dei Camuni
Con l'arrivo dei Romani nel I secolo a.C., la cultura dei Camuni subì un'importante trasformazione, integrandosi nell'Impero romano
I circa 7.000 nuraghi, imponenti costruzioni megalitiche, testimoniano la cultura unica della civiltà nuragica, che si distingueva per le loro funzioni difensive, sociali e religiose
La società nuragica si distingueva per la lavorazione avanzata dei metalli, in particolare del bronzo, come dimostrano i bronzetti che raffigurano guerrieri, navigatori e scene di vita quotidiana
La civiltà nuragica ha lasciato un'eredità che si estende fino all'età del Ferro e oltre, contribuendo significativamente alla cultura e alla storia dell'isola
I popoli delle Terramare costruirono villaggi fortificati su palafitte o terrapieni circondati da fossati e praticavano un'agricoltura intensiva, testimoniata da avanzati sistemi di drenaggio e irrigazione
I Villanoviani, considerati l'antenata della civiltà etrusca, sono noti per le loro pratiche funerarie, in particolare per le urne cinerarie biconiche e per l'uso del rito della cremazione
La civiltà villanoviana ebbe intensi contatti commerciali con i Greci e i Fenici, che influenzarono il loro sviluppo culturale
A partire dall'VIII secolo a.C., i Celti migrarono verso la penisola italiana, stabilendosi soprattutto nel nord e lasciando testimonianze della loro presenza attraverso numerosi ritrovamenti archeologici
La società celtica era divisa in tribù governate da re o capi tribù e si distingueva per una notevole equità di genere, con i druidi, figure sacerdotali, che avevano un ruolo di primo piano nella vita sociale e religiosa
La cultura celtica influenzò profondamente quella delle popolazioni italiche con cui entrarono in contatto, portando cambiamenti significativi nelle strutture sociali, economiche e militari