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Le cause della Prima Guerra Mondiale

L'attentato di Sarajevo del 1914 e l'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando segnano l'inizio della Prima Guerra Mondiale. Le alleanze europee, la corsa agli armamenti e la complessa rete di nazionalismi nei Balcani hanno contribuito a creare un contesto internazionale teso, che ha portato allo scoppio del conflitto globale. La guerra di movimento si trasforma rapidamente in una guerra di trincea, con battaglie sanguinose e uno stallo strategico che caratterizzeranno gli anni successivi.

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1

Gavrilo Princip, appartenente al gruppo ______ ______, fu responsabile dell'assassinio dell'arciduca e di sua moglie ______.

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Mano Nera Sofia

2

Dopo l'annessione della - da parte dell'Austria-Ungheria nel 1908, l'ultimatum presentato alla Serbia il ______ luglio 1914 aggravò le tensioni, portando a un'escalation del conflitto.

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Bosnia-Erzegovina 23

3

Triplice Alleanza - Membri e Data

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Austria-Ungheria, Germania, Italia - 1882

4

Triplice Intesa - Membri e Data

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Francia, Regno Unito, Russia - 1907

5

Attentato di Sarajevo - Conseguenza

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Scatenò nazionalismo e entusiasmo bellico, portando alla Prima Guerra Mondiale

6

Il ______, dopo essere stato giudicato inadeguato, portò l'Austria-Ungheria a dichiarare guerra alla Serbia il ______.

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riscontro serbo all'ultimatum 28 luglio 1914

7

L'invasione del ______ da parte della Germania causò l'entrata in guerra del ______ il ______.

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Belgio Regno Unito 4 agosto 1914

8

Piano Schlieffen

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Strategia tedesca per attaccare la Francia passando per il Belgio e sconfiggerla rapidamente, evitando guerra su due fronti.

9

Prima Battaglia della Marna

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Conflitto che fermò l'avanzata tedesca in Francia nel 1914, impedendo la rapida vittoria prevista dal Piano Schlieffen.

10

Battaglia di Tannenberg

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Vittoria tedesca contro la Russia nel 1914, ma insufficiente a evitare la guerra su due fronti con il persistere del conflitto austro-russo.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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L'Attentato di Sarajevo e le Complesse Dinamiche nei Balcani

Il 28 giugno 1914, l'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono dell'Impero Austro-Ungarico, e di sua moglie Sofia a Sarajevo, ad opera di Gavrilo Princip, membro del gruppo nazionalista serbo-bosniaco "Mano Nera", innescò una catena di eventi che culminarono nello scoppio della Prima Guerra Mondiale. L'attentato era il sintomo di profonde tensioni nei Balcani, una regione caratterizzata da un intreccio di nazionalismi e rivendicazioni territoriali, in seguito al declino dell'Impero Ottomano. L'annessione della Bosnia-Erzegovina da parte dell'Austria-Ungheria nel 1908 aveva esacerbato le relazioni con la Serbia, che ambiva a unire le popolazioni slave del Sud. L'ultimatum austro-ungarico alla Serbia, presentato il 23 luglio, richiedeva una risposta alle rivendicazioni austriache, ma la Serbia, sostenuta dalla Russia, rifiutò di accettare tutte le condizioni, portando a un'escalation del conflitto.
Uomo in uniforme militare d'epoca con pistola su strada acciottolata, circondato da persone sorprese, auto d'epoca visibile, architettura europea inizio '900.

L'Equilibrio Precario delle Alleanze Europee e la Corsa agli Armamenti

L'equilibrio politico europeo di inizio Novecento si basava su due sistemi di alleanze contrapposte: la Triplice Alleanza (1882), composta da Austria-Ungheria, Germania e Italia, e la Triplice Intesa (1907), formata da Francia, Regno Unito e Russia. Queste alleanze erano il risultato di una competizione per il controllo di territori coloniali e di una corsa agli armamenti, alimentata dalla rivoluzione industriale e dal nazionalismo. La Germania, sotto la guida di Guglielmo II, perseguiva una politica estera aggressiva, mirando a una posizione di predominio in Europa. Sebbene le crisi internazionali fossero state gestite diplomaticamente fino al 1914, l'attentato di Sarajevo fece esplodere il nazionalismo e l'entusiasmo bellico, portando molti a considerare la guerra come una necessità per affermare la propria potenza nazionale.

La Marcia Verso la Guerra e la Reazione a Catena delle Alleanze

La risposta della Serbia all'ultimatum austro-ungarico fu giudicata insufficiente, e il 28 luglio 1914 l'Austria-Ungheria dichiarò guerra alla Serbia. Questo atto innescò la reazione a catena delle alleanze: la Russia mobilitò le sue forze in sostegno della Serbia, la Germania dichiarò guerra alla Russia e, successivamente, alla Francia. Il Regno Unito, dopo tentativi di mediazione, entrò in guerra il 4 agosto 1914, in seguito all'invasione tedesca del Belgio, paese la cui neutralità era garantita da trattati internazionali. La guerra si estese rapidamente coinvolgendo altre nazioni e assumendo una dimensione globale, con l'entrata in campo di Impero ottomano e Bulgaria a fianco degli Imperi centrali, e di Romania, Grecia, Cina, Giappone, Stati Uniti e Italia con le potenze dell'Intesa.

La Transizione dalla Guerra di Movimento alla Guerra di Trincea

Il piano tedesco Schlieffen, che prevedeva una rapida vittoria sulla Francia aggirandola attraverso il Belgio, fallì a causa della resistenza belga e francese. Le forze tedesche furono fermate nella Prima Battaglia della Marna, e il fronte occidentale si stabilizzò lungo una linea di trincee che si estendeva dalla Manica fino alla frontiera svizzera. A est, nonostante i successi iniziali tedeschi, come nella battaglia di Tannenberg, l'Austria-Ungheria subì pesanti perdite contro la Russia. La guerra su due fronti, temuta dai tedeschi, divenne realtà, e la speranza di una vittoria rapida si dissolse, lasciando spazio a una guerra di logoramento caratterizzata da battaglie sanguinose e stallo strategico.