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L'Invasione dei Longobardi in Italia

L'invasione longobarda del 568 d.C. segnò l'inizio di una nuova era per l'Italia. I Longobardi, guidati da Alboino, si insediarono in ducati autonomi e influenzarono la struttura sociale, l'economia e la cultura. La loro presenza portò alla divisione dell'Italia e alla nascita di Venezia. La società era gerarchizzata, con arimanni guerrieri e donne attive nell'economia. L'Editto di Rotari codificò le leggi longobarde, mentre la conversione al cattolicesimo e l'integrazione culturale con i romanici furono interrotte dalla conquista franca.

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1

Invasione Longobardi 568 d.C. - Territorio

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Italia, sotto controllo bizantino, indebolita da guerre e pestilenze.

2

Organizzazione politica Longobardi

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Ducati autonomi come Friuli, Spoleto, Benevento; capitale a Pavia.

3

La presenza dei Longobardi, noti per la loro ______, spinse molti residenti a fuggire verso posti più sicuri, come le isole della ______, favorendo la fondazione di ______.

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ferocia laguna veneta Venezia

4

Arimanni - Ruolo

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Guerrieri liberi, fondamentali per l'esercito longobardo.

5

Donne longobarde - Economia

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Attive nella produzione domestica e nella tessitura, contribuivano all'economia.

6

I Longobardi seppellivano i ______ con oggetti personali, orientando le tombe verso ______.

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defunti est

7

Sotto il regno dei Longobardi, ______ divenne un centro ______ e culturale di rilievo.

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Pavia religioso

8

Classi sociali longobarde

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Nobili guerrieri arimanni, semi-liberi aldii, schiavi.

9

Ruolo delle donne longobarde

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Importante ma subordinate agli uomini, senza autonomia nella scelta del coniuge.

10

Evoluzione legale longobarda

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Editto di Rotari verso maggiore eguaglianza legale tra popoli conquistati e conquistatori.

11

I Longobardi adottarono il ______ latino, arricchendolo con elementi della propria lingua ______.

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lingua germanica

12

Nel 774, ______ ______ sconfisse i Longobardi, terminando la loro dominazione in Italia.

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Carlo Magno

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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L'Invasione Longobarda e la Conquista dell'Italia

Nel 568 d.C., i Longobardi, guidati dal loro re Alboino, invasero l'Italia, un territorio all'epoca sotto il controllo dell'Impero Bizantino, ma indebolito da guerre e pestilenze. I Longobardi, sebbene non numerosi e rallentati dalla presenza di non combattenti, trovarono scarsa resistenza e si insediarono rapidamente. Si organizzarono in ducati autonomi, fondando entità politiche indipendenti come i ducati di Friuli, Spoleto e Benevento, e stabilendo la loro capitale a Pavia.
Guerrieri longobardi in armatura con elmi, scudi rotondi e spade su terreno erboso, accampamento con tende sullo sfondo.

La Divisione Politica e Sociale dell'Italia Post-Invasione

L'avanzata longobarda non riuscì a sopraffare completamente i Bizantini, che mantennero il controllo di alcune aree, tra cui l'Esarcato di Ravenna, il Ducato di Roma e il sud Italia. Questa situazione di stallo politico portò alla divisione dell'Italia in due realtà distinte: la Longobardia nel nord e centro, e la Romània bizantina nel sud e lungo le coste. La presenza longobarda, associata a una reputazione di ferocia, causò la fuga di molti abitanti verso luoghi più sicuri, come le isole della laguna veneta, contribuendo alla nascita di Venezia.

La Società Longobarda: Struttura e Economia

La società longobarda era fortemente gerarchizzata e basata su legami di parentela e lealtà militare. Gli arimanni, guerrieri liberi, costituivano la spina dorsale dell'esercito. Inizialmente guerrieri e nomadi, i Longobardi si adattarono alla vita sedentaria, dedicandosi all'agricoltura, all'allevamento e all'artigianato, in particolare alla lavorazione dei metalli. Le donne longobarde, oltre a curare la produzione domestica, avevano un ruolo attivo nell'economia, specialmente nella tessitura.

Pratiche Funerarie e Religione Longobarda

I Longobardi praticavano riti funerari che riflettevano le loro credenze pagane e ariane, seppellendo i defunti con oggetti personali e orientando le tombe verso est. La conversione al cattolicesimo avvenne progressivamente, con figure chiave come la regina Teodolinda che favorirono il dialogo con la Chiesa di Roma e promossero la costruzione di chiese e monasteri. Pavia divenne un importante centro religioso e culturale sotto il loro regno.

Ordinamento Giuridico e Struttura Sociale dei Longobardi

La società longobarda era divisa in tre classi principali: i nobili guerrieri arimanni, i semi-liberi aldii e gli schiavi. Le donne, pur avendo un ruolo importante nella società, erano subordinate agli uomini e non godevano di autonomia nella scelta del coniuge. L'Editto di Rotari (643 d.C.) rappresenta un documento fondamentale per la comprensione del diritto longobardo, che codificava le leggi e contribuiva a un'evoluzione verso una maggiore eguaglianza legale tra i popoli conquistati e i conquistatori.

Integrazione Culturale e Declino del Regno Longobardo

L'integrazione culturale tra Longobardi e popolazioni romaniche si manifestò nell'adozione della lingua latina da parte dei Longobardi, che vi introdussero elementi della propria lingua germanica. Questo processo di fusione culturale è evidente in molti termini italiani di origine longobarda e nella toponomastica. Tuttavia, l'espansionismo longobardo verso i territori bizantini provocò l'intervento dei Franchi, guidati da Carlo Magno, che nel 774 conquistarono il regno longobardo, ponendo fine alla loro sovranità e interrompendo il processo di integrazione culturale.