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L'Impero Bizantino sotto Giustiniano I mirò a ricostituire l'antico Impero Romano. Le campagne militari, l'influenza dell'imperatrice Teodora e le riforme legislative, come il Corpus Iuris Civilis, segnarono l'epoca. La guerra greco-gotica devastò l'Italia, ma portò alla riconquista bizantina. L'invasione longobarda e la nascita dello Stato Pontificio furono eventi chiave successivi.
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Giustiniano I salì al trono di un Impero Bizantino che dominava principalmente l'area orientale del Mediterraneo
Obiettivi di Giustiniano I
Giustiniano I perseguì l'obiettivo di ricostituire l'antico Impero Romano, frammentato e in parte soggiogato dai regni germanici
Campagne militari di Giustiniano I
Le campagne militari di Giustiniano I si concentrarono sulla riconquista dell'Italia, del Nord Africa e di parte della Spagna, controllate rispettivamente dagli Ostrogoti, Vandali e Visigoti
La guerra greco-gotica in Italia durò oltre due decenni e si concluse con la sconfitta dei Goti e l'assassinio del loro re Totila
Dopo la vittoria bizantina, l'Italia fu divisa in esarcati, amministrati da esarchi, riaffermando il controllo dell'Impero sulla regione
L'imperatrice Teodora, proveniente da umili origini e con un passato da attrice, esercitò un'influenza notevole all'interno dell'Impero Bizantino
Teodora fu attiva nel promuovere leggi progressiste, soprattutto in difesa dei diritti delle donne
Durante il regno di Giustiniano, si assistette alla codificazione delle leggi romane, un'opera monumentale nota come Corpus Iuris Civilis, che ebbe un impatto duraturo sulla giurisprudenza occidentale
La guerra greco-gotica portò devastazione in Italia, con città distrutte, carestie ed epidemie che decimarono la popolazione
Nel 568 d.C., i Longobardi invasero la penisola italiana, sfruttando la debolezza dell'esercito bizantino e il caos post-bellico
I Longobardi erano organizzati in unità familiari chiamate farae e la loro struttura sociale era basata su legami di parentela e fedeltà al duca locale
Nonostante l'efficacia militare dei Longobardi, la resistenza bizantina mantenne il controllo di alcune regioni centrali e meridionali, limitando l'unificazione del regno longobardo. L'Editto di Rotari del 643 fu un passo importante nella legislazione longobarda, introducendo il guidrigildo, un sistema di compensazione pecuniaria per limitare la pratica della faida
Influenzati da figure come papa Gregorio Magno, i Longobardi si convertirono al cattolicesimo, ma le tensioni con la Chiesa persistettero
La Donazione di Sutri nel 728, concessa dal re Liutprando, segnò l'istituzione del Patrimonio di San Pietro, nucleo del futuro Stato della Chiesa, che rappresentò l'inizio del potere temporale dei papi