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Le leggi razziali del 1938 segnarono un'epoca di persecuzione degli ebrei in Italia, con l'introduzione di misure discriminatorie e restrizioni severe. L'espansionismo coloniale fascista portò alla conquista dell'Etiopia, provocando condanne internazionali e l'isolamento dell'Italia, che si avvicinò alla Germania nazista, formando l'Asse Roma-Berlino e influenzando gli eventi che portarono alla Seconda Guerra Mondiale.
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Il Manifesto della razza del 1938 dichiarava l'esistenza di una "razza italiana pura" e l'inferiorità delle altre razze, in particolare quella ebraica
Espulsione degli ebrei dalle scuole pubbliche
Le leggi razziali prevedevano l'espulsione degli ebrei dalle scuole pubbliche, limitando così l'accesso all'istruzione
Divieto di matrimoni misti
Le leggi razziali vietavano i matrimoni misti tra ebrei e non ebrei, promuovendo così la segregazione razziale
Esclusione dal servizio militare e da incarichi pubblici
Gli ebrei furono esclusi dal servizio militare e da incarichi pubblici, limitando le loro opportunità di carriera e partecipazione alla vita pubblica
La storiografia è divisa sull'interpretazione dell'antisemitismo fascista, alcuni studiosi lo considerano un fenomeno influenzato dalla Germania nazista, mentre altri sostengono che fosse presente fin dalle origini del fascismo
Il regime fascista mirava a stabilire un impero in Africa orientale attraverso l'annessione dell'Etiopia, uno degli ultimi stati africani indipendenti
La campagna etiopica, iniziata nel 1935, fu presentata come una missione civilizzatrice ma fu condotta con metodi brutali, come l'uso di gas tossici e bombardamenti su civili
L'annessione dell'Etiopia all'Impero italiano ebbe ripercussioni durature, contribuendo a destabilizzare l'ordine internazionale e a isolare ulteriormente l'Italia sul palcoscenico mondiale
L'invasione dell'Etiopia da parte dell'Italia provocò un'ondata di condanne internazionali e l'imposizione di sanzioni economiche da parte della Società delle Nazioni
L'inefficacia delle sanzioni spinse Mussolini a cercare nuovi alleati, portando alla firma del Patto d'Acciaio nel 1939 e alla formazione dell'Asse Roma-Berlino
Il Patto d'Acciaio segnò una svolta nella politica estera italiana, allontanandola dalle democrazie occidentali e avvicinandola al blocco totalitario guidato da Hitler