Il Decadentismo, movimento culturale nato nella seconda metà dell'Ottocento, si contrappone al Positivismo esaltando la bellezza e l'arte. Autori come D'Annunzio, Verlaine e Rimbaud esprimono malinconia e scetticismo verso il progresso, preferendo l'intuizione alla ragione. La loro opera letteraria, ricca di simbolismo e musicalità, esplora temi come la morte e l'ennui, influenzando profondamente la letteratura europea.
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Il Decadentismo nasce come risposta alla crisi di valori dell'epoca, manifestando un profondo senso di malinconia e scetticismo verso il progresso
Critica al Positivismo
Gli autori decadenti si oppongono al Positivismo, rifiutando la scienza e la ragione come uniche guide per comprendere la realtà
Culto della bellezza
Gli artisti decadenti considerano l'arte e la letteratura come fini in sé stessi, senza finalità didattiche o morali, e perseguono l'ideale estetico del culto della bellezza
Stile linguistico simbolico e musicale
Gli artisti decadenti adottano uno stile linguistico ricercato, con un uso di immagini simboliche e musicali, per esprimere gli aspetti più intimi e oscuri dell'esistenza
Morte, malattia, ennui e artificio
I decadenti esplorano temi come la morte, la malattia, l'ennui e l'artificio, riflettendo il loro scetticismo verso il progresso e la ricerca della bellezza
Culto della bellezza
Il culto della bellezza è un tema centrale nella poetica decadente, che si riflette nella ricerca di effetti strani e sofisticati e nella preferenza per l'arte come fine in sé stessa
Opposizione al Positivismo
La poetica decadente si oppone al Positivismo, preferendo l'intuizione e la sensibilità per accedere a una comprensione più profonda e simbolica dell'esistenza
Rifiuto della scienza e della ragione
Gli artisti decadenti rifiutano la scienza e la ragione come uniche guide per comprendere la realtà, preferendo l'uso dell'intuizione e della sensibilità
Preferenza per l'arte come fine in sé stessa
La poetica decadente si concentra sull'arte come fine in sé stessa, senza scopi educativi o morali, e privilegia l'estetica e la bellezza come obiettivi principali
Il romanzo decadente si differenzia dal naturalismo e dal verismo per la sua focalizzazione sulla soggettività e sull'analisi psicologica dei personaggi
Il romanzo decadente si dedica alla narrazione di storie intrinsecamente belle e degne di essere apprezzate per la loro forma e stile, senza scopi educativi o di denuncia sociale
Nel romanzo decadente, il narratore in prima persona diventa una voce dominante, riflettendo la complessità interiore e il tormento del protagonista
Gabriele D'Annunzio, nato nel 1863 a Pescara, si distinse per la sua vita eccentrica e per un'opera letteraria che abbraccia poesia, romanzo, novella e teatro
Diversi generi letterari
La produzione di D'Annunzio spazia tra diversi generi letterari, dall'estetismo al superomismo, fino al sensualismo
Opere famose
Tra le opere più note di D'Annunzio si annoverano "Il piacere", "Il trionfo della morte" e "La figlia di Iorio"
Attività politica
D'Annunzio fu anche attivo politicamente, venendo eletto in Parlamento e partecipando alla Prima guerra mondiale
Rapporto con il fascismo
Gli ultimi anni della vita di D'Annunzio furono caratterizzati dall'occupazione di Fiume e dal suo rapporto complesso con il fascismo
"La pioggia nel pineto" è una delle liriche più famose di Gabriele D'Annunzio, tratta dalla raccolta "Alcyone" inclusa nelle "Laudi"
Il tema centrale della poesia è l'unione tra uomo e natura, un'esperienza che solo il poeta, capace di una profonda empatia con il mondo circostante, può vivere pienamente
La poesia narra di una passeggiata del poeta con la sua amata, Ermione, in una pineta durante un temporale, in cui la pioggia crea una sinfonia di suoni
La pioggia e la pineta assumono un significato simbolico, rappresentando l'unione tra uomo e natura e la fusione tra gli amanti, che perdono le loro sembianze umane e assumono caratteristiche vegetali
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