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Il femminismo, dalla Dichiarazione dei diritti della donna di Olympe de Gouges alla lotta per l'uguaglianza di genere e contro la violenza. Scopri le figure chiave come Susan B. Anthony e le evoluzioni del movimento, inclusi il femminismo intersezionale e le campagne #MeToo.
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Nel 1792, Olympe de Gouges pubblicò un manifesto che proclamava l'uguaglianza politica e sociale tra i sessi, contribuendo al risveglio del movimento femminista
Nel 1792, Mary Wollstonecraft sostenne l'importanza dell'educazione e dell'uguaglianza intellettuale tra uomini e donne, contribuendo al dibattito sulle tematiche femministe
Nel XIX secolo, il filosofo utopista francese coniò il termine "féminisme", considerando l'emancipazione femminile come il barometro del progresso sociale
Nel 1848, la prima Women's Rights Convention segnò la nascita ufficiale del movimento femminista negli Stati Uniti, con figure come Susan B. Anthony e Elizabeth Cady Stanton che emersero come leader
Nel 1869, John Stuart Mill promosse l'uguaglianza dei diritti tra uomini e donne con la sua opera "La servitù delle donne"
Nel XX secolo, diversi Paesi occidentali, tra cui l'Italia nel 1946, concessero alle donne il diritto di voto, segnando un importante passo avanti per il movimento femminista
A partire dagli anni '60, il femminismo si è esteso a tematiche come il diritto al divorzio, l'accesso ai contraccettivi e il diritto all'aborto, simboli della lotta delle donne per il controllo della propria sessualità e riproduzione
Negli anni '60, Betty Friedan evidenziò l'insoddisfazione e l'isolamento delle donne costrette in ruoli domestici con il suo libro "La mistica della femminilità"
Il concetto di femminismo intersezionale, introdotto da Kimberlé Crenshaw, sottolinea l'importanza di considerare le molteplici e interconnesse discriminazioni basate su sesso, razza, classe, orientamento sessuale, e altri fattori, nella lotta contro la violenza di genere