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L'ascesa di Guglielmo I e l'unificazione tedesca segnano un periodo cruciale nella storia della Prussia post-1848. Con l'espansione prussiana e le guerre austro-prussiana e franco-prussiana, la Prussia si afferma come potenza dominante. Le riforme interne e la politica estera di Bismarck, inclusa la legislazione sociale, contribuiscono a plasmare l'Impero tedesco e a ridisegnare l'equilibrio europeo fino al cambio di leadership con Guglielmo II.
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La Prussia si unisce all'unione doganale per favorire il commercio tra gli stati tedeschi
Lo sviluppo economico porta all'ascesa di una classe borghese influente che chiede riforme liberali e unificazione tedesca sotto la guida prussiana
Guglielmo I, salito al trono nel 1861, nomina Bismarck come Cancelliere e insieme procedono con la riforma militare per unificare la Germania
La Prussia cerca di affermare la propria supremazia in Germania e di unificare i territori tedeschi
La Prussia e l'Austria, inizialmente alleate, sconfiggono la Danimarca nel 1864 e successivamente si scontrano nella guerra austro-prussiana del 1866
La guerra si conclude con una vittoria prussiana e il trattato di Praga, che esclude l'Austria dalla Confederazione germanica
Bismarck provoca la Francia attraverso la questione della candidatura di un principe Hohenzollern al trono spagnolo, innescando la guerra franco-prussiana del 1870
La vittoria prussiana porta alla proclamazione dell'Impero tedesco nel 1871, con Guglielmo I incoronato Kaiser a Versailles
L'Impero tedesco adotta una Costituzione che prevede un Parlamento eletto e un Consiglio federale, consolidando l'unificazione tedesca e annettendo territori come l'Alsazia e la Lorena