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Guido Cavalcanti, poeta del XIII secolo, è noto per la sua opera 'Donna me prega' e per i temi di amore e sofferenza. La sua poesia riflette la complessità dell'amore e la figura femminile, spesso descritta con un'aura misteriosa e quasi divina. Cavalcanti, amico di Dante, ha influenzato la lirica con il suo stile elegante e la sua tecnica raffinata.
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Guido Cavalcanti nacque a Firenze intorno al 1255 in una famiglia guelfa di primo piano
Cavalcanti si distinse per il suo impegno civico a Firenze, dove fu tra i protagonisti della riconciliazione tra le fazioni dei Guelfi e dei Ghibellini
Nel giugno del 1300, durante il governo dei Priori, Cavalcanti fu esiliato a Sarzana e morì poco dopo, probabilmente a causa delle condizioni insalubri del luogo di confino
Cavalcanti è autore di un corpus di 52 componimenti poetici, tra cui spiccano 36 sonetti, 11 ballate e 5 canzoni
La canzone "Donna me prega" è considerata un capolavoro della lirica filosofica medievale e riflette la sua poetica, influenzata dal pensiero di Averroè
Tra i temi ricorrenti nella poesia di Cavalcanti si trovano il turbamento, il dolore e la sofferenza amorosa, che riflettono la tormentata esperienza interiore dell'amante
La poesia di Cavalcanti si distingue per la sua eleganza tecnica e per uno stile che anticipa quello di Dante Alighieri
I versi di Cavalcanti sono caratterizzati da una musicalità innata e da una struttura articolata attraverso riprese interne e parallelismi
Nel sonetto "Chi è questa che vèn", Cavalcanti elabora il motivo della lode della donna, descrivendola come una figura quasi angelica e indagando l'impossibilità di esprimere a parole la sua sublime grandezza