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Ugo Foscolo, poeta e scrittore italiano del XVIII secolo, visse tra ricerca di gloria, relazioni amorose e difficoltà economiche. Il suo canzoniere riflette il dolore dell'esilio e la speranza di ritorno, con opere come 'In morte del fratello Giovanni'.
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Ugo Foscolo nacque nel 1778 a Zante, un'isola del Mar Ionio, e si formò principalmente attraverso studi autodidatti e la lettura di letteratura greca e latina
Aspirazioni e vita sentimentale
Foscolo era diviso tra il desiderio di gloria letteraria e una vita sentimentale tumultuosa, influenzata dalle sue numerose relazioni con donne dell'alta società
Autobiografismo e riflessione storica
La sua opera è caratterizzata da un forte autobiografismo e da una costante riflessione sulle vicende storiche del suo tempo, come la Rivoluzione Francese e l'ascesa e caduta di Napoleone Bonaparte
Nonostante il successo letterario, Foscolo non riuscì mai a raggiungere una stabilità economica a causa dei suoi debiti e del suo stile di vita dispendioso
Foscolo si ispirò ai grandi modelli della letteratura greca e latina, come Omero e Dante, e la sua opera riflette la tensione tra il desiderio di immortalità attraverso la poesia e la consapevolezza della mortalità umana
Nonostante il suo canzoniere fosse limitato a dodici sonetti e due odi, l'opera di Foscolo è di grande rilievo nella letteratura italiana per la sua intensità emotiva e per la profondità dei temi trattati, come il dolore, la ricerca di una patria e la riflessione sulla morte
L'esilio è una costante nell'opera di Foscolo e trova una delle sue massime espressioni nel sonetto "In morte del fratello Giovanni", in cui il poeta esprime il proprio lutto e il dolore dell'esilio
Il sonetto è scritto in memoria del fratello minore di Foscolo, la cui morte nel 1801 fu avvolta nel mistero, e si caratterizza per la sua struttura classica con endecasillabi e suddivisione in quartine e terzine
Il sonetto esprime il lutto del poeta per la morte del fratello e il suo dolore dell'esilio, riflettendo anche sulla vita e la morte in generale
Il sonetto si conclude con la richiesta di Foscolo agli stranieri di restituire le sue spoglie alla madre, unendo il tema personale del lutto a quello universale dell'esilio e della morte