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La scoperta delle leggi di Mendel e il loro legame con i cromosomi

L'ereditarietà genetica e le leggi di Mendel sono state riscoperte all'inizio del XX secolo, evidenziando il ruolo dei cromosomi e dei geni. Studi su Drosophila hanno portato alla creazione delle prime mappe cromosomiche, fondamentali per la genetica moderna e lo studio di malattie come la malattia di Huntington.

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1

Le teorie sull'ereditarietà di ______ furono pubblicate nel ______ ma riconosciute solo all'inizio del ______ secolo.

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Gregor Mendel 1866 XX

2

I botanici ______, ______ e ______ riscoprirono le leggi dell'ereditarietà di Mendel in modo indipendente.

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Hugo de Vries Carl Correns Erich von Tschermak

3

Eccezione alle leggi di Mendel

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Il linkage o accoppiamento genico è un'eccezione alle leggi mendeliane dell'assortimento indipendente.

4

Linkage o accoppiamento genico

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Fenomeno per cui geni vicini sullo stesso cromosoma sono ereditati insieme a causa della minore probabilità di essere separati durante la meiosi.

5

Prima osservazione del linkage

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Bateson e Punnett osservarono per la prima volta il fenomeno del linkage nei primi anni del 1900 studiando le piante di pisello.

6

______ e il suo team all'______ di ______ hanno ampliato la conoscenza sull'ereditarietà attraverso lo studio dei ______.

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Thomas Hunt Morgan Università Columbia moscerini della frutta

7

I gruppi di ______ trovati da Morgan corrispondevano ai quattro paia di cromosomi ______ di ______.

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linkage omologhi Drosophila

8

Morgan e i suoi collaboratori osservarono che i tratti ereditati insieme potevano occasionalmente ______, un evento attribuito al ______, che accade durante la ______.

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separarsi crossing-over meiosi

9

Frequenza di ricombinazione genetica

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Misura la probabilità di crossing-over tra geni; usata da Sturtevant per mappare i cromosomi.

10

Prima mappa genetica di Drosophila

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Realizzata da Sturtevant nel 1913, rappresenta l'ordine e la distanza dei geni sui cromosomi.

11

Interazione e localizzazione dei geni

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Studio facilitato dalle mappe cromosomiche, permette di comprendere meglio la genetica.

12

Con lo sviluppo della ______ molecolare, le mappe dei cromosomi sono cambiate, passando da quelle basate sui ______ a quelle che utilizzano ______ genetici molecolari.

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genetica fenotipi marcatori

13

I marcatori genetici, che sono sequenze di DNA ______ e ______, hanno migliorato l'associazione di tratti genetici a specifici ______ cromosomici.

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identificabili uniche loci

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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La riscoperta delle leggi di Mendel e il legame con i cromosomi

Le leggi dell'ereditarietà formulate da Gregor Mendel, originariamente pubblicate nel 1866, non furono pienamente apprezzate fino all'inizio del XX secolo, quando i botanici Hugo de Vries, Carl Correns e Erich von Tschermak le riscoprirono indipendentemente. Questa riscoperta coincise con i progressi nella microscopia che permisero di osservare i cromosomi durante la divisione cellulare. Fu notata una sorprendente analogia tra i comportamenti dei "fattori ereditari" di Mendel, in seguito denominati geni, e i cromosomi: entrambi si presentano in coppie nelle cellule somatiche e si segregano singolarmente nei gameti. Questa corrispondenza suggerì che i geni fossero localizzati sui cromosomi, i quali si assortiscono in maniera indipendente durante la formazione dei gameti, in linea con le leggi mendeliane.
Laboratorio di genetica con microscopio moderno e provette colorate su tavolo illuminato, pipette automatiche e sfondo con attrezzature sfocate.

La scoperta dei geni associati e il loro comportamento ereditario

I geni associati, che si trovano sullo stesso cromosoma, tendono a essere ereditati insieme e non seguono il principio dell'assortimento indipendente di Mendel. Questa eccezione alle leggi mendeliane fu osservata per la prima volta da William Bateson e Reginald Punnett all'inizio del 1900. Nel loro lavoro con le piante di pisello, scoprirono che alcuni tratti tendevano a essere ereditati insieme più frequentemente del previsto. Questo fenomeno, noto come linkage o accoppiamento genico, indicava che i geni vicini sullo stesso cromosoma erano meno propensi a essere separati durante la meiosi e quindi venivano trasmessi insieme ai discendenti.

Thomas Hunt Morgan e l'analisi dell'ereditarietà nei moscerini della frutta

Thomas Hunt Morgan e il suo laboratorio all'Università di Columbia estesero la comprensione dell'ereditarietà studiando i moscerini della frutta (Drosophila melanogaster). Morgan identificò gruppi di tratti che erano ereditati insieme e li associò ai quattro diversi cromosomi dei moscerini. Questi gruppi di linkage corrispondevano ai quattro paia di cromosomi omologhi di Drosophila. Morgan e i suoi collaboratori osservarono anche che, occasionalmente, i tratti ereditati insieme potevano essere separati, un fenomeno che attribuirono al crossing-over, lo scambio di segmenti di DNA tra cromosomi omologhi durante la meiosi, che aumenta la variabilità genetica.

Le mappe cromosomiche e la loro importanza nella genetica

La frequenza di ricombinazione genetica osservata nei lavori di Morgan fu utilizzata dal suo studente Alfred Sturtevant per ipotizzare che la distanza fisica tra i geni influenzasse la probabilità di crossing-over. Questa intuizione portò alla creazione delle prime mappe cromosomiche, che rappresentano l'ordine lineare e la distanza relativa dei geni lungo i cromosomi. Sturtevant pubblicò la prima mappa genetica di Drosophila nel 1913. Questo strumento si rivelò fondamentale per la genetica, permettendo di localizzare i geni e di studiare la loro interazione. Nel corso del tempo, le mappe cromosomiche di molte altre specie, compreso l'uomo, sono state elaborate e raffinate.

L'evoluzione delle mappe cromosomiche e l'uso dei marcatori genetici

Con l'avanzare della genetica molecolare, le mappe cromosomiche si sono evolute dall'essere basate sui fenotipi osservabili all'utilizzo di marcatori genetici molecolari. Questi marcatori, sequenze di DNA identificabili e uniche, hanno permesso di associare specifici tratti genetici a particolari loci cromosomici con maggiore precisione. Questa tecnologia ha rivoluzionato la genetica, facilitando la diagnosi e la previsione di malattie ereditarie. Un esempio significativo è lo studio della malattia di Huntington, dove l'identificazione di un marcatore genetico sul cromosoma 4 ha permesso di tracciare la trasmissione dell'allele malato. Attualmente, la sequenziazione di interi genomi e l'analisi bioinformatica hanno ulteriormente affinato la mappatura genetica, aprendo nuove frontiere nella ricerca e nella medicina personalizzata.