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La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, adottata nel 1948, è un pilastro nella protezione dei diritti fondamentali. Redatta dopo le atrocità della Seconda guerra mondiale e sotto la guida di Eleanor Roosevelt, stabilisce principi universali come il diritto alla vita, alla libertà di espressione e all'istruzione. Affronta anche temi controversi come la pena di morte e le disuguaglianze nell'accesso all'istruzione, evidenziando casi come quello di Malala Yousafzai.

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1

La ______ ______ dei ______ Umani fu adottata il ______ ______ 1948.

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Dichiarazione Universale Diritti 10 dicembre

2

Il documento influente sui diritti umani include diritti come la vita, l'istruzione e la ______ alla vita ______.

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partecipazione culturale

3

Ruolo di Eleanor Roosevelt all'ONU

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Delegata USA, presidente Commissione Diritti Umani, ha guidato redazione Dichiarazione Universale Diritti Umani.

4

Mediazione di Eleanor Roosevelt

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Superate divisioni politico-culturali in Commissione, raggiunto consenso su principi universali diritti umani.

5

Eredità di Eleanor Roosevelt

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Contributo significativo alla giustizia e uguaglianza globale, lasciato impronta duratura nella lotta per i diritti umani.

6

L'articolo ______ della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani afferma il diritto di ogni persona alla vita, libertà e sicurezza personale.

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3

7

Paesi con più esecuzioni nel 2020

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Cina, Iran, Egitto, Iraq, Arabia Saudita.

8

Unico Paese europeo con pena di morte

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Bielorussia.

9

Tendenza globale sulla pena di morte

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Abbandono progressivo, aumento Stati abolizionisti o con moratorie.

10

Il diritto alla ______ di espressione è assicurato dall'______ 19 della Dichiarazione Universale dei ______ Umani.

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libertà articolo Diritti

11

Articolo 26 Dichiarazione Diritti Umani

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Riconosce diritto istruzione come essenziale per sviluppo personale e sociale.

12

Disuguaglianza accesso istruzione

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Milioni di bambini, soprattutto ragazze, esclusi da sistema scolastico.

13

Obiettivi Sviluppo Sostenibile ONU

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Impegno per istruzione inclusiva e di qualità per tutti, traguardo ancora lontano.

14

Malala Yousafzai, difensore dei diritti educativi delle ragazze, è stata colpita in un attacco dei ______ nel ______.

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talebani 2012

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Genesi e Struttura della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948, rappresenta un traguardo storico nella codificazione dei diritti fondamentali dell'individuo. Redatta in risposta alle atrocità della Seconda guerra mondiale, la Dichiarazione fu il risultato del lavoro di una Commissione per i Diritti Umani, presieduta da Eleanor Roosevelt, e composta da rappresentanti di diverse aree geografiche e sistemi giuridici. Il documento si compone di un preambolo e trenta articoli che enunciano diritti e libertà fondamentali, tra cui il diritto alla vita, alla libertà di opinione e di espressione, all'istruzione e al lavoro, nonché il diritto di partecipare alla vita culturale della comunità. La Dichiarazione, pur non avendo forza vincolante, ha esercitato un'influenza profonda sullo sviluppo del diritto internazionale dei diritti umani e sulle costituzioni di molti Stati.
Gruppo multietnico in cerchio tenendosi per mano attorno a un globo terrestre, simboleggiando unità e rispetto per il pianeta.

Il Contributo di Eleanor Roosevelt alla Promozione dei Diritti Umani

Eleanor Roosevelt, vedova del Presidente Franklin D. Roosevelt, ha avuto un ruolo fondamentale nella promozione dei diritti umani a livello internazionale. Come delegata degli Stati Uniti alle Nazioni Unite e prima presidente della Commissione per i Diritti Umani, Roosevelt ha guidato gli sforzi per la stesura della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. La sua leadership e la sua capacità di mediazione hanno contribuito a superare le divisioni politiche e culturali tra i membri della Commissione, permettendo di raggiungere un consenso su principi universali. Il suo impegno ha lasciato un'eredità duratura nella lotta per la giustizia e l'uguaglianza a livello globale.

Il Diritto alla Vita e la Controversia sulla Pena di Morte

L'articolo 3 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani stabilisce che "ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona". Questa affermazione è stata interpretata come una condanna implicita della pena di morte, che rimane una pratica controversa e dibattuta. Mentre alcuni Paesi hanno abolito la pena capitale in tutte le circostanze, altri la mantengono per crimini particolarmente gravi. Le argomentazioni a favore della pena di morte si basano su considerazioni di deterrenza e retribuzione, mentre gli oppositori evidenziano il rischio di errori giudiziari e la violazione del diritto fondamentale alla vita. Il dibattito sulla pena di morte continua ad essere un punto focale nella discussione sui diritti umani.

La Pena di Morte nel Contesto Globale

La pena di morte è una realtà ancora presente in diverse parti del mondo. Secondo Amnesty International, nel 2020 sono stati registrati almeno 483 esecuzioni in 18 Paesi, con una diminuzione rispetto agli anni precedenti. La Cina, l'Iran, l'Egitto, l'Iraq e l'Arabia Saudita sono tra i Paesi con il maggior numero di esecuzioni. La Bielorussia rimane l'unico Paese in Europa a eseguire la pena di morte. La tendenza globale mostra un progressivo abbandono di questa pratica, con un numero crescente di Stati che aboliscono la pena capitale o adottano moratorie.

Libertà di Espressione e la Situazione in Cina

La libertà di espressione è un diritto fondamentale garantito dall'articolo 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Tuttavia, in molti Paesi, tra cui la Cina, questo diritto è limitato e soggetto a censura. Il governo cinese utilizza una serie di misure per controllare l'informazione e reprimere le voci dissidenti, inclusa la sorveglianza di internet, la detenzione di giornalisti e attivisti, e la censura dei media. Queste azioni sono in netto contrasto con gli impegni internazionali assunti dalla Cina e sollevano preoccupazioni significative riguardo al rispetto dei diritti umani nel Paese.

Il Diritto all'Istruzione e le Disuguaglianze Globali

L'articolo 26 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani riconosce il diritto all'istruzione come fondamentale per lo sviluppo personale e sociale. Nonostante ciò, l'accesso all'istruzione rimane diseguale in tutto il mondo, con milioni di bambini, in particolare ragazze, esclusi dal sistema scolastico. Fattori come la povertà, i conflitti armati e la discriminazione di genere ostacolano il diritto all'istruzione. La comunità internazionale si è impegnata a raggiungere l'obiettivo di un'istruzione inclusiva e di qualità per tutti attraverso gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, ma la strada da percorrere è ancora lunga.

Esempi di Lotta per il Diritto all'Istruzione: Il Caso di Malala Yousafzai

Malala Yousafzai, attivista pakistana per il diritto all'istruzione delle ragazze, è diventata un simbolo internazionale di coraggio e determinazione. Dopo essere stata gravemente ferita in un attacco dei talebani nel 2012, Malala ha continuato la sua campagna per l'istruzione femminile, diventando la più giovane vincitrice del Premio Nobel per la Pace nel 2014. Il suo impegno ha attirato l'attenzione mondiale sulle barriere che le ragazze devono affrontare per accedere all'istruzione, sottolineando l'importanza di garantire questo diritto fondamentale a tutti i bambini, indipendentemente dal genere o dal contesto socio-economico.