Feedback
What do you think about us?
Your name
Your email
Message
La ricostruzione dell'Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale affrontò sfide economiche e sociali enormi. Con infrastrutture distrutte e una società divisa, l'Italia perseguì la riconciliazione nazionale e la democrazia, culminando nel referendum del 1946 e nella nascita della Repubblica. La Costituzione del 1948 segnò una rottura con il fascismo, nonostante la persistenza di elementi fascisti nella vita politica.
Show More
Le infrastrutture nazionali erano state gravemente danneggiate dai bombardamenti, con conseguente distruzione di strade, ponti, ferrovie e impianti industriali
La produzione industriale e agricola era drasticamente ridotta, e la popolazione era afflitta da una severa penuria di cibo e beni di prima necessità, spesso reperibili solo attraverso il mercato nero
L'inflazione era in forte ascesa, con un incremento dei prezzi al dettaglio che nel 1945 aveva raggiunto livelli venti volte superiori rispetto al 1938, e la presenza di armi facilitava atti di violenza e criminalità
La guerra aveva lasciato una frattura sociale profonda tra il Nord e il Sud dell'Italia, che avevano vissuto esperienze belliche molto diverse
Nel tentativo di pacificare il Paese, nel 1946 il ministro della Giustizia Palmiro Togliatti promulgò un'amnistia per i reati politici commessi tra il 1943 e il 1945, ma ciò portò anche alla liberazione di criminali di guerra e collaborazionisti fascisti
La vittoria della repubblica nel referendum del 1946 portò all'abdicazione del re e all'esilio della famiglia reale, segnando l'inizio di una nuova era per l'Italia
Parallelamente al referendum, si svolsero le elezioni per l'Assemblea Costituente, con il mandato di redigere una nuova Costituzione
A differenza dello Statuto Albertino, la Costituzione del 1948 fu il risultato del lavoro di un'assemblea democraticamente eletta, rappresentativa di tutte le forze politiche antifasciste
Nonostante gli sforzi di epurazione, molti funzionari pubblici legati al precedente regime mantennero le loro posizioni, permettendo la sopravvivenza di correnti fasciste nella vita politica italiana