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Il contratto è un accordo giuridico che crea, modifica o estingue rapporti patrimoniali. Esso si basa sull'autonomia privata e può essere tipico o atipico. La validità di un contratto richiede consenso, causa, oggetto e forma. L'inadempimento può portare a risoluzione o risarcimento, mentre le clausole vessatorie sono nulle nel diritto dei consumatori.
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Il contratto è un accordo tra due o più parti che si impegnano a compiere determinate azioni, con l'obiettivo di creare, modificare o estinguere un rapporto giuridico patrimoniale
Il contratto si basa sull'autonomia privata, principio secondo il quale le parti hanno la libertà di autodeterminare le clausole contrattuali entro i limiti imposti dall'ordinamento giuridico
I contratti possono essere classificati come tipici o atipici, a seconda che siano espressamente regolati dalla legge o meno
Il consenso delle parti è un elemento essenziale del contratto, manifestato attraverso un'offerta e una corrispondente accettazione
La causa è la funzione economico-sociale giustificativa del contratto, che deve essere lecita e non contraria all'ordine pubblico o al buon costume
L'oggetto rappresenta il contenuto del contratto e deve essere possibile, lecito e sufficientemente determinato o determinabile
La forma è necessaria per esprimere il consenso delle parti e per la prova del contratto, e può essere libera o soggetta a particolari prescrizioni legali
Un contratto può essere dichiarato invalido se affetto da nullità o annullabilità, a seconda della gravità della violazione delle norme o dei difetti del consenso o delle parti
La risoluzione del contratto è un meccanismo che permette di porre fine al rapporto contrattuale a seguito di inadempimenti gravi, impossibilità sopravvenuta di adempiere o eccessiva onerosità sopravvenuta
Il contratto preliminare è un patto con cui le parti si obbligano a stipulare un futuro contratto definitivo, rispettando la forma richiesta per quest'ultimo
La risoluzione per inadempimento è un diritto del creditore di risolvere il contratto quando il debitore non esegue la prestazione dovuta, con la possibilità di richiedere anche il risarcimento del danno