L'Ascesa di Ottaviano e la Fine della Repubblica Romana
Dopo l'assassinio di Giulio Cesare nel 44 a.C., Roma fu teatro di una serie di conflitti per il controllo del potere. Gaio Ottavio Thurino, adottato postumo da Cesare e divenuto Gaio Giulio Cesare Ottaviano, emerse come figura chiave nel panorama politico. Il Senato, nel tentativo di mantenere l'ordine repubblicano, affidò a Ottaviano il compito di contrastare Marco Antonio, che, forte del suo potere in Gallia, mirava al controllo di Roma. Ottaviano, tuttavia, con abilità politica e militare, riuscì a sconfiggere Antonio e a consolidare il proprio potere. Nonostante il Senato avesse revocato il suo comando per limitarne l'influenza, Ottaviano ottenne il consolato nel 43 a.C., consolidando ulteriormente la sua posizione politica.La Formazione e la Caduta del Secondo Triumvirato
L'ascesa di Ottaviano fu caratterizzata dalla formazione del Secondo Triumvirato nel 43 a.C., un'alleanza politico-militare con Marco Antonio e Marco Emilio Lepido. Questo accordo, formalizzato con la Lex Titia, aveva lo scopo di stabilizzare lo Stato e vendicare l'assassinio di Cesare. Il Triumvirato portò a una serie di conflitti interni, inclusa la proscrizione di numerosi senatori e cittadini. La collaborazione tra i triumviri si deteriorò rapidamente, e dopo la sconfitta di Lepido, il Triumvirato si sciolse definitivamente nel 33 a.C. La rivalità tra Ottaviano e Marco Antonio culminò nella battaglia di Azio nel 31 a.C., dove Ottaviano ottenne una vittoria decisiva, segnando la fine del Triumvirato e la morte di Antonio e Cleopatra.