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La polis greca era una città-stato indipendente, con cittadini che partecipavano attivamente al governo. Uomini liberi, esclusi donne e schiavi, avevano diritti e doveri politici. Le assemblee pubbliche erano il cuore della vita civica, dove si votavano leggi e decisioni cruciali, riflettendo la democrazia diretta dell'epoca.
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UNA CITTÀ-STATO INDIPENDENTE, IN CUI NON C'ERANO SUDDITI MA CITTADINI
I CITTADINI AVEVANO DIRITTI E PARTECIPAVANO AL GOVERNO DELLA CITTÀ
LE ASSEMBLEE PUBBLICHE ERANO LUOGO IN CUI SI APPROVAVANO LE LEGGI E SI VOTAVANO LE DECISIONI PIÙ IMPORTANTI
COLORO CHE VIVEVANO INSIEME E CHE INSIEME DECIDONO COME GOVERNARE
RISPETTARE LE LEGGI E PARTECIPARE ALLA DIFESA DELLO STATO
PARTECIPARE AL GOVERNO DELLA CITTÀ
I CITTADINI A CUI SPETTAVA IL COMPITO DI GOVERNARE QUOTIDIANAMENTE LA CITTÀ
CONTROLLARE L'ORDINE PUBBLICO, AMMINISTRARE LA GIUSTIZIA E CONTROLLARE I LAVORI PUBBLICI
RIMANEVANO AL POTERE SOLO PER QUALCHE MESE
DONNE, SCHIAVI E STRANIERI
UOMINI LIBERI
DONNE, SCHIAVI E STRANIERI NON ERANO CONSIDERATI CITTADINI
CONSIDERATI ALLA STREGUA DI SEMPLICI "STRUMENTI ANIMATI"
CONSIDERATI METECI TUTTI COLORO CHE NON ERANO ORIGINARI DELLA POLIS
AD ATENE ERA LORO PROIBITO SALIRE SULLA PNICE