La forma di governo dell'Italia unita
La questione della forma di governo fu centrale nel dibattito risorgimentale. I repubblicani sostenevano la creazione di una repubblica, mentre i monarchici, che alla fine prevalsero, appoggiavano una monarchia costituzionale. Il 17 marzo 1861, con la proclamazione del Regno d'Italia e l'incoronazione di Vittorio Emanuele II, l'Italia assunse la forma di una monarchia costituzionale, che mantenne fino alla proclamazione della Repubblica nel 1946.La struttura dello Stato e il dibattito federalista
Il dibattito sulla struttura dello Stato italiano fu un altro tema cruciale. I federalisti, ispirati da modelli come quello statunitense o svizzero, propugnavano un'Italia composta da Stati autonomi uniti in una confederazione. I monarchici e i moderati, invece, favorivano un modello centralizzato. La struttura centralista prevalse, e il Regno d'Italia fu organizzato come uno Stato unitario con un governo centrale che deteneva l'autorità su tutto il territorio nazionale.I metodi per l'unificazione: rivoluzione o diplomazia?
Il Risorgimento fu caratterizzato da un dibattito sui metodi per raggiungere l'unificazione. I repubblicani, spesso attraverso azioni insurrezionali, cercavano di rovesciare gli ordini esistenti, mentre i monarchici, guidati da Cavour, adottarono una politica di alleanze e diplomazia. Quest'ultima strategia si rivelò determinante, con eventi come la Seconda guerra d'indipendenza e l'espansione piemontese che portarono all'annessione progressiva dei vari Stati preunitari al Regno di Sardegna, poi divenuto Regno d'Italia.L'obiettivo comune: liberare l'Italia dall'occupazione straniera
Al di là delle divergenze ideologiche, tutte le correnti del Risorgimento condividevano l'obiettivo di liberare l'Italia dal dominio straniero. L'Austria, in particolare, controllava direttamente o influenzava gran parte dell'Italia settentrionale e centrale. La lotta per l'indipendenza e l'unità nazionale fu un elemento unificante che trascendeva le differenze politiche e ideologiche, portando alla formazione di un'Italia indipendente e sovrana.Conclusione: l'eredità del Risorgimento
Il Risorgimento non si limitò a conseguire l'unificazione politica e territoriale dell'Italia, ma fu anche un periodo di intensa attività culturale e di rinnovamento sociale. Le idee di libertà, indipendenza e nazionalismo che animarono il Risorgimento continuarono a influenzare la politica e la società italiane ben oltre la proclamazione del Regno d'Italia. Il Risorgimento lasciò un'eredità di valori e ideali che sono ancora oggi parte integrante dell'identità nazionale italiana.