La creazione del mito di Cesare
Cesare fu molto abile a creare un alone mitico attorno alla propria figura, sia basandosi sulla sua discendenza mitica da Romolo che diventando tutore del diritto e del culto romano grazie alla carica di Pontefice Massimo (63 a.C.). Per plasmare la propria immagine carismatica verso il popolo, poi, organizzò degli enormi giochi di gladiatori e diverse esposizioni delle proprie collezioni d’arte private.
La popolarità consentì a Cesare di essere addirittura re-istituito come pretore (62 a.C.)dopo che aveva abbandonato la carica in solidarietà ad un senatore condannato in seguito alle congiure di Catilina(a cui Cesare stesso prese probabilmente parte tra 66 e 63 a.C.). Inoltre riuscì nell’anno successivo ad ottenere anche il ruolo di propretore della Spagna Ulteriore, dove venne proclamato imperator grazie alle operazioni condotte contro i Lusitani.
Il primo triumvirato
Dopo aver scalato i gradini del corsus honorum tradizionale, Cesare diede vita ad uno dei patti più importanti dell’intera storia romana: il cosiddetto primo triumvirato (60 a.C.). Stringendo un’alleanza privata con il facoltoso Crasso e l’abile generale Pompeo riuscì ad attuare un piano riformatore senza precedenti. L’azione congiunta dei tre portò infatti a:
- Ridurre significativamente le tasse imposte alla classe dei cavalieri, vicina al triumviro Crasso;
- Redistribuire e assegnare numerose terre ai veterani dell’esercito, accontentando gli interessi di Pompeo;
- Costringere il Senato a scrivere delle relazioni di ogni seduta, accrescendo l’appoggio popolare.
Le campagne in Gallia
Attuato il suo ambizioso piano politico, Cesare sentì la necessità di passare all’espansione militare della Repubblica, cercando sia la gloria personale che il consolidamento dei confini settentrionali e occidentali – minacciati dalla presenza di popolazioni barbare. Proprio da queste esperienze nacquero i Commentarii, una sorta di report che lui stesso scrisse per informare il Senato delle operazioni in corso.
Dimostrando grande abilità militare, tra il 58 a.C. e il 53 a.C. riuscì a vincere agevolmente su ben quattro popolazioni (Elvezi, Germani, Belgi e Britanni), espandendo significativamente i territori controllati da Roma. Particolarmente significativo fu l’accordo di sottomissione imposto nel 53 a.C. ai Britanni, che segnò la premessa per la conquista dell’intera isola appena dieci anni dopo.
Sebbene con più difficoltà, riuscì a stroncare anche le rivolte delle popolazioni germaniche che si erano riunite attorno alla figura di Vercingetorige (52-50 a.C.). Giocò in questi scontri un ruolo fondamentale l’ingegneria militare, che Cesare utilizzò sia con scopi strategici che per annientare le popolazioni ribelli.