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Il carme 'Dei Sepolcri' di Ugo Foscolo, scritto in risposta all'editto di Saint-Cloud, esplora il significato delle tombe e il ricordo dei defunti. L'opera poetica, influenzata dalla poesia sepolcrale inglese e dalla tradizione classica, diventa un simbolo di continuità oltre la morte e un mezzo per la ricerca della gloria eterna attraverso la poesia.
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L'editto di Saint-Cloud, promulgato da Napoleone nel 1804, imponeva la costruzione di cimiteri fuori dai centri abitati e uniformità delle lapidi
Poesia sepolcrale inglese
La poesia sepolcrale inglese, con autori come Edward Young e Thomas Gray, influenzò il Romanticismo europeo e il dibattito sulla morte e il ricordo dei defunti
Influenze letterarie di Foscolo
Foscolo si ispirò alla poesia sepolcrale inglese e alla tradizione classica per elaborare il suo carme "Dei Sepolcri"
Durante incontri letterari, Foscolo elaborò la sua riflessione sul tema della morte e del ricordo dei defunti, confrontandosi con il poeta Ippolito Pindemonte
Foscolo contrasta la visione materialistica della morte con l'idea che le tombe possano garantire una forma di sopravvivenza attraverso il ricordo e l'affetto
Il carme esplora l'evoluzione del culto dei morti, sottolineando l'importanza delle sepolture nella società primitiva e civile
Foscolo celebra le tombe dei grandi uomini a Santa Croce, simbolo di eroismo e ispirazione per le generazioni future
La poesia viene celebrata come mezzo per superare l'oblio dei secoli e conferire immortalità ai defunti e ai loro valori
Foscolo propone una visione della vita che supera il pessimismo materialistico presente nelle sue "Ultime lettere di Jacopo Ortis"
Il carme esprime una forma di religiosità laica, che permette agli individui di lasciare un segno duraturo di sé e dei propri valori attraverso la tomba e il ricordo collettivo
Il carme si caratterizza per la sua complessità argomentativa e per le rapide transizioni tematiche, che creano un filo conduttore tra mitologia classica, temi preromantici e riflessioni sulla vita e la morte
Foscolo difende l'uso di "transizioni" nel suo carme, sottolineando l'importanza delle associazioni analogiche per collegare immagini e concetti in un flusso di pensiero non lineare