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Le distinzioni leibniziane tra verità di ragione, necessarie e universali, e verità di fatto, empiriche e contingenti, rappresentano un aspetto fondamentale della filosofia di Leibniz. Il suo superamento del materialismo e l'introduzione delle monadi come unità fondamentali della realtà, insieme alla critica a Cartesio e l'idea di armonia prestabilita, offrono una visione unica dell'universo e della dinamica delle forze.
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Le verità di ragione sono a priori, necessarie e universali, il cui opposto è logicamente impossibile
Le verità di fatto sono a posteriori, contingenti e il loro opposto è logicamente possibile
Il principio di non contraddizione dimostra che le verità di ragione sono logicamente impossibili
Leibniz sostiene che la realtà non può essere compresa solo attraverso la percezione sensoriale
Secondo Leibniz, esiste una dimensione metafisica necessaria per comprendere completamente l'universo
Le monadi sono entità semplici e indivisibili che rappresentano le unità fondamentali della realtà
Le monadi sono coordinate in un'armonia prestabilita da Dio e non interagiscono fisicamente tra loro
Le forme sostanziali sono le vere unità sostanziali che conferiscono identità agli enti composti
L'anima è la forma sostanziale che organizza la materia negli esseri viventi
I corpi sono aggregati di monadi, mentre le sostanze sono monadi individuali dotate di una forma sostanziale
Leibniz introduce il concetto di forza per spiegare il dinamismo della materia
Leibniz critica Cartesio per aver ridotto la forza motrice alla sola quantità di moto, trascurando le dimensioni qualitative e metafisiche della forza