Il Concetto di Ingiustizia del Danno
Un danno è considerato "ingiusto" e quindi risarcibile quando è il risultato di una violazione di norme giuridiche o di diritti soggettivi. L'ingiustizia del danno si valuta alla luce del sistema giuridico, che tutela determinati interessi. Non tutti i danni subiti sono risarcibili: solo quelli che ledono interessi ritenuti meritevoli di protezione dal diritto. In caso di conflitti tra interessi legittimi, si procede a una valutazione comparativa per stabilire quale interesse debba prevalere, considerando anche il principio di proporzionalità e l'interesse sociale.Il Nesso di Causalità e la Responsabilità per Omissione
Il nesso di causalità è il collegamento che deve sussistere tra la condotta del responsabile e il danno subito dal danneggiato. Tale nesso può essere diretto o indiretto e si valuta secondo criteri di causalità materiale, come la teoria della causa prossima, e giuridica, come la teoria della causa adeguata. La responsabilità per omissione si verifica quando il mancato intervento di un soggetto, che aveva l'obbligo giuridico di agire, causa un danno. In tal caso, l'omissione stessa viene considerata come causa del danno.Concorso di Responsabili e Ripartizione del Risarcimento
Nel caso in cui più soggetti contribuiscano a causare il danno, si parla di concorso di responsabilità. I corresponsabili sono tenuti in solido al risarcimento del danno, il che significa che ciascuno di loro può essere chiamato a risarcire l'intero danno. Successivamente, tra i corresponsabili avviene un'azione di regresso per ripartire l'onere del risarcimento in base al grado di colpa e al contributo causale di ciascuno. In assenza di tali elementi, si presume una responsabilità paritaria.Capacità di Intendere e di Volere e Responsabilità
La capacità di intendere e di volere è un requisito essenziale per l'attribuzione della responsabilità civile. Se al momento del fatto il responsabile era privo di tale capacità, non può essere ritenuto responsabile, a meno che lo stato di incapacità non sia stato causato da sua colpa (ad esempio, per effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti assunte volontariamente). In tal caso, il risarcimento può essere richiesto a chi aveva il dovere di vigilanza sul soggetto incapace. Il giudice, nel determinare l'ammontare del risarcimento, terrà conto delle condizioni economiche delle parti e della gravità del danno.Cause di Giustificazione del Fatto Dannoso
Alcune circostanze possono escludere la responsabilità civile del soggetto che ha causato il danno. Tra queste, il consenso informato del danneggiato, la legittima difesa, lo stato di necessità e l'adempimento di un dovere legale. In particolare, lo stato di necessità si verifica quando un soggetto, per sottrarsi a un pericolo attuale e non altrimenti evitabile, compie un'azione che causa un danno a terzi. In questo caso, il danneggiante può essere tenuto a corrispondere un'indennità, la cui entità è stabilita dal giudice in base a criteri di equità.Dolo, Colpa e Responsabilità Oggettiva
Il dolo si caratterizza per l'intenzionalità del comportamento dannoso, mentre la colpa si manifesta attraverso la negligenza, l'imprudenza o l'imperizia del responsabile. La responsabilità civile può anche essere oggettiva, cioè indipendente dalla prova di colpa, in particolare in ambiti in cui l'attività comporta rischi elevati per terzi. In questi casi, il titolare dell'attività è responsabile per i danni derivanti dall'esercizio dell'attività stessa, a meno che non dimostri che il danno è stato causato da un evento fortuito o da forza maggiore. Tale forma di responsabilità si basa sul principio di solidarietà sociale e sulla distribuzione dei rischi derivanti da attività potenzialmente pericolose.