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La tragedia greca si sviluppa dal ditirambo dionisiaco e dai canti funebri di Sicione. Aristotele e Erodoto offrono prospettive sull'evoluzione del genere, che include prologo, parodo, episodi e esodo, e sul suo significato culturale nell'antica Grecia.
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Il ditirambo, un antico canto corale in onore di Dioniso, è considerato l'origine della tragedia greca
Composizione delle tragedie
Le tragedie greche si sono evolute da racconti legati a Dioniso a una vasta gamma di tematiche mitologiche, con l'introduzione di più attori e un coro più numeroso
Prospettive di Aristotele ed Erodoto
Secondo Aristotele, la tragedia si è sviluppata dal ditirambo, mentre Erodoto la collega ai canti funebri praticati in onore del dio Adrasto
Prologo e Parodo
Il prologo introduce la trama e i personaggi, mentre la parodo inaugura formalmente la rappresentazione con il canto del coro
Episodi e Stasimi
Gli episodi, intervallati dai canti corali eseguiti con danza, si focalizzano sul dialogo e sull'azione degli attori
Esodo
L'esodo conclude la tragedia con l'uscita del coro
Nonostante possibili modifiche a seconda dell'autore, la struttura della tragedia greca rimane costante nel tempo
Il termine "tragedia" deriva dal greco "tragōidia", che significa letteralmente "canto del capro"
Il termine potrebbe riferirsi al premio dato al vincitore del concorso drammatico o alle maschere caprine indossate dagli attori
Con il passare del tempo, la tragedia si è distinta per il suo tono serio e elevato rispetto alla commedia