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Ugo Foscolo, figura emblematica della letteratura italiana, ha lasciato un'eredità di opere come 'Le ultime lettere di Jacopo Ortis', 'Dei Sepolcri' e sonetti che riflettono il suo impegno civile e la ricerca dell'immortalità attraverso l'arte. La sua vita, segnata dall'esilio e dalla lotta per l'indipendenza intellettuale, si intreccia con un periodo storico di grandi cambiamenti.
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Ugo Foscolo nasce nel 1778 a Zante, un'isola del Mar Ionio sotto il dominio veneziano, da genitori di diverse origini culturali
La sua adolescenza è segnata da difficoltà nell'apprendimento dell'italiano, dovute alla sua formazione bilingue
Foscolo vive in un periodo di grandi trasformazioni storiche, testimone della caduta della Repubblica di Venezia e dell'ascesa di Napoleone
Foscolo si arruola nell'esercito della Repubblica Cisalpina e poi in quello italiano, ma sceglie l'esilio in Inghilterra per preservare la sua indipendenza intellettuale di fronte alla restaurazione austriaca
La vita di Foscolo è caratterizzata da un costante impegno civile e politico, riflettendo l'ideale di un impegno culturale al servizio della società
Il romanzo epistolare di Foscolo, pubblicato tra il 1797 e il 1799, riflette la delusione politica e personale dell'autore attraverso le lettere del protagonista Jacopo Ortis
La raccolta "Poesie" di Foscolo, pubblicata nel 1803, include due odi e dodici sonetti che esprimono la sua profonda ammirazione per la tradizione classica e per autori come Parini, Alfieri e Dante
Il carme di Foscolo, pubblicato nel 1807, riflette sulla morte e sulla memoria, sostenendo che la celebrazione dei meriti possa garantire una forma di immortalità terrena
Lo stile di Foscolo è caratterizzato da un lessico ricercato, una sintassi complessa e frequenti figure retoriche e allusioni alla mitologia classica
Le opere di Foscolo esprimono i temi della nostalgia per la madre, la patria e la cultura greca, nonché una visione critica del suo tempo come un'era di violenza e frustrazione