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Guido Gozzano, poeta del crepuscolarismo, è noto per le sue opere che riflettono la bellezza dell'ordinario. 'I Colloqui', la sua raccolta più famosa, esprime un'ironia sottile e una profonda introspezione. La sua relazione con Amalia Guglielminetti e la passione per l'entomologia hanno influenzato la sua poetica, caratterizzata da un distacco dall'eroismo dannunziano e un'attenzione alla quotidianità.
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Guido Gozzano nacque nel 1883 ad Agliè, in una famiglia borghese agiata
Studi universitari e passione per la letteratura
Nonostante fosse iscritto alla facoltà di giurisprudenza, Gozzano coltivava la sua vera vocazione per la letteratura
Pubblicazione della prima raccolta poetica
Nel 1907, Gozzano pubblicò la sua prima raccolta poetica "La via del rifugio", che ottenne un buon riscontro dalla critica
Viaggi e salute compromessa
A causa della sua tubercolosi, Gozzano fu costretto a viaggiare in cerca di climi più favorevoli, ma la sua condizione peggiorò e morì prematuramente nel 1916
Gozzano coltivava un'intensa passione per l'entomologia, in particolare per le farfalle, che lo ispirò nella stesura dell'opera "Epistole entomologiche"
Intensità e tormento della loro storia d'amore
La relazione tra Gozzano e Amalia fu segnata da un'intensa passione e da un grande dolore a causa della malattia del poeta
Scelta di allontanarsi per non lasciarla vedova
Consapevole della sua malattia, Gozzano decise di allontanarsi da Amalia per non causarle ulteriore sofferenza
"I Colloqui" è la raccolta poetica più celebre di Gozzano e rappresenta un punto di riferimento per il movimento crepuscolare italiano
Ironia e introspezione
Gozzano utilizza uno stile caratterizzato da un'ironia sottile e una profonda introspezione per riflettere sulla condizione del poeta nella società contemporanea
Distanziamento dal decadentismo
Il poeta si identifica con una figura poetica più umile e accessibile, in contrasto con il decadentismo imperante all'epoca
"La Signorina Felicita" è una poesia che gioca con il nome della protagonista e il concetto di felicità, ambientata in autunno
Bellezza non convenzionale
Gozzano descrive una donna di bellezza non convenzionale, lontana dagli ideali estetici dell'epoca
Semplicità e autenticità
La poesia riflette sulla bellezza della semplicità e sull'autenticità come fonte di felicità
Il testo è un'evocazione del passato borghese attraverso il ricordo di nonna Speranza e della sua amica Carlotta
Ironia e varietà stilistica
Gozzano utilizza un linguaggio ricco di ironia e varietà stilistica per descrivere un salotto piemontese del periodo risorgimentale
Critica verso la società borghese
Attraverso la narrazione, il poeta esprime una critica verso l'ipocrisia e la superficialità della società borghese dell'epoca