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La raccolta poetica 'Myricae' di Giovanni Pascoli esplora temi di natura e morte, riflettendo esperienze personali e ricerca di pace interiore. L'opera, che si evolve per vent'anni, mostra un'innovazione stilistica che si fonde con la tradizione classica, evidenziata nell'emblematica poesia 'X Agosto'.
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"Myricae" è una raccolta poetica che si è evoluta nel corso di vent'anni, con la prima edizione del 1891 che presentava 22 poesie e l'ultima del 1912 che ne comprendeva 156
Temi contrapposti
La raccolta è suddivisa in 15 sezioni che riflettono temi contrapposti come "Le pene del poeta" e "Le gioie del poeta", "Dolcezze" e "Tristezze"
Organizzazione metrica
A partire dalla quarta edizione del 1897, la raccolta è stata organizzata seguendo un criterio metrico, con una prevalenza di componimenti brevi e intensi
La raccolta riflette la ricerca pascoliana di una poesia intima e personale, spesso avvicinandosi alla forma del frammento
Il titolo "Myricae", che significa "tamerici" in latino, trae ispirazione da un verso di Virgilio nell'opera "Bucoliche"
Pascoli sceglie il termine "Myricae" per sottolineare la modestia e la delicatezza dei temi trattati nella sua raccolta, che si focalizza sulle piccole realtà della vita rurale
Nonostante l'apparente semplicità, il riferimento a Virgilio stabilisce un legame con la tradizione classica, dimostrando l'aspirazione di Pascoli a innalzare la poesia quotidiana a un livello di alta espressione artistica
La natura in "Myricae" è descritta con minuziosa attenzione ai dettagli, diventando lo sfondo di un'esistenza contadina idealizzata e fonte di ispirazione poetica
La morte è un tema ricorrente nell'opera, spesso legata ai tragici eventi familiari vissuti da Pascoli
I lutti familiari si riflettono nella poesia come simboli di un male universale e di una violenza incomprensibile
"Myricae" si distingue per l'adozione di forme metriche tradizionali, come il madrigale e la ballata
Pascoli introduce innovazioni stilistiche significative, come l'uso di enjambement, una punteggiatura che segmenta il verso, e una sintassi nominale
La ricerca di musicalità attraverso onomatopee e allitterazioni, unita a un lessico vario, conferisce alla raccolta una dimensione sperimentale che si inserisce nel contesto del simbolismo e del decadentismo letterario
"X Agosto" è una lirica che commemora la morte del padre del poeta, avvenuta il 10 agosto 1867, e stabilisce un parallelo tra la sorte di una rondine uccisa e quella dell'uomo
La struttura del componimento è simmetrica e ricca di riferimenti simbolici, come il sacrificio di Cristo
La poesia si conclude con un'espressione di pessimismo e di interrogazione sul senso della sofferenza umana, evidenziando la maestria di Pascoli nel fondere innovazione stilistica e tradizione poetica