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L'Infinito di Giacomo Leopardi, capolavoro del Romanticismo, celebra il bicentenario con un tributo animato da cantautori italiani. La poesia esplora l'immensità dello spazio e del tempo, riflettendo il genio di Leopardi e la sua visione pessimistica della vita, come emerge nelle Operette morali e nel ciclo dei Canti pisano-recanatesi.
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Nel 2019, in occasione del bicentenario della composizione de "L'Infinito", un'opera cardine del Romanticismo italiano scritta da Giacomo Leopardi, è stato realizzato un cartone animato che ha reso omaggio a questa poesia senza tempo
Le celebri frasi dell'opera sono state interpretate da 22 cantautori italiani di rilievo, inclusi artisti del calibro di Mina, Gino Paoli e Francesco De Gregori, sottolineando l'impatto duraturo e l'influenza di Leopardi nella cultura contemporanea
Il manoscritto originale dell'opera, custodito presso la Biblioteca Nazionale di Napoli, è stato presentato dal ministro dei beni culturali Dario Franceschini e reso accessibile al pubblico attraverso la piattaforma multimediale Raiplay
Nato a Recanati nel 1798, Leopardi si distinse precocemente per la sua vasta erudizione e pubblicò le sue prime opere, tra cui "Storia dell'astronomia" e "Saggio sopra gli errori popolari degli antichi"
A partire dal 1816, Leopardi si dedicò con fervore alla poesia, scrivendo canzoni civili e Piccoli Idilli, tra cui "L'Infinito"
Durante il suo soggiorno a Roma nel 1822, Leopardi rimase deluso dalla realtà della città e sviluppò una visione critica della società, influenzata dalla visita alla tomba del poeta Torquato Tasso
La raccolta di saggi in prosa "Operette morali" rappresenta un manifesto filosofico in cui Leopardi esprime la sua visione sulla storia, l'umanità e la Natura, caratterizzata da un profondo pessimismo cosmico
Nel suo "Zibaldone di pensieri", Leopardi sviluppa una teoria dell'esistenza umana basata sulla ricerca incessante del piacere e sulla perdita delle illusioni, che ha portato all'infelicità dell'uomo
Durante il suo soggiorno a Pisa nel 1828, Leopardi scrisse il ciclo dei Canti pisano-recanatesi, caratterizzato da una profonda riflessione sulla condizione umana e sulla natura, e dall'elaborazione dei temi del tempo, della memoria e della perdita