La Divina Commedia di Dante Alighieri, scritta tra il 1306 e il 1321, è un'opera fondamentale della letteratura mondiale. Suddivisa in Inferno, Purgatorio e Paradiso, riflette la visione medievale dell'universo e l'ascesa dell'anima verso la salvezza. La sua struttura in terzine incatenate e la simbologia numerica sottolineano l'ordine cosmico e la perfezione divina.
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La "Commedia" fu composta in circa quindici anni, dal 1306 al 1321
Il titolo originale dell'opera era semplicemente "Commedia", come indicato nell'epistola a Cangrande della Scala
L'attributo "divina" fu aggiunto successivamente per enfatizzare la profondità teologica e la maestosità dell'opera
La "Divina Commedia" è suddivisa in tre cantiche principali: Inferno, Purgatorio e Paradiso, ciascuna composta da 33 canti
Lo stile adottato da Dante è quello "comico", caratterizzato da un linguaggio accessibile e diretto
Il poema è scritto in terzine incatenate di versi endecasillabi, con una rima incrociata che conferisce al testo una coesione e una musicalità peculiari
La simbologia numerica gioca un ruolo cruciale nella "Divina Commedia", con particolare enfasi sui numeri uno, tre e i loro multipli
I numeri uno e tre sono presenti nella struttura stessa dell'opera, che si divide in tre cantiche, e in molteplici aspetti del poema
Il numero uno simboleggia l'unicità e la perfezione divina, mentre il tre rappresenta la Trinità cristiana
Il viaggio di Dante è un percorso allegorico di redenzione e conoscenza, che si estende da Venerdì Santo al Giovedì successivo alla Pasqua del 1300
Le tre guide che accompagnano Dante - Virgilio, Beatrice e San Bernardo - rappresentano rispettivamente la ragione umana, la fede teologale e la contemplazione mistica
La "Divina Commedia" esplora temi eterni come il peccato, la redenzione, la giustizia e il libero arbitrio, offrendo una riflessione sulla condizione umana e sulla ricerca della verità e della salvezza
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