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L'evoluzione del potere regio nel Medioevo segna l'ascesa delle monarchie nazionali, con l'istituzione di eserciti stabili, burocrazia regia e la Magna Charta.
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Nel corso del Medioevo, il potere dei monarchi europei si frammentò a seguito dell'ascesa di signori feudali e autorità ecclesiastiche, che esercitavano un controllo quasi totale sui loro feudi
Le città-stato, in particolare quelle italiane, acquisirono anch'esse una notevole autonomia
Nonostante ciò, la figura del re conservava un'importante legittimazione sacrale, essendo percepita come un mandato divino
A partire dal XII secolo, alcuni sovrani, come i re di Francia, Inghilterra e Spagna, iniziarono un processo di recentralizzazione del potere, che culminò nella formazione delle monarchie nazionali
Questo processo fu caratterizzato dalla riaffermazione dell'autorità regale e dalla creazione di istituzioni centralizzate che avrebbero gettato le basi per lo Stato moderno
I monarchi europei istituirono eserciti permanenti per consolidare il loro potere, riducendo la dipendenza dalle forze militari dei vassalli
Si diffuse l'uso di compagnie di mercenari, soldati professionisti che vendevano i loro servizi al miglior offerente, diventando uno strumento fondamentale per le campagne militari e per il mantenimento dell'ordine interno
Le monarchie nazionali introdussero sistemi fiscali più efficienti, che includevano nuove forme di tassazione, per sostenere le spese militari e amministrative
I sovrani crearono una rete di funzionari reali, incaricati della riscossione delle tasse e dell'amministrazione della giustizia, riducendo il potere economico dei signori locali e creando una burocrazia regia essenziale per la gestione degli affari statali
In Francia, gli Stati generali iniziarono a svolgere un ruolo importante nelle decisioni regie, specialmente per quanto riguarda la legislazione fiscale
In Inghilterra, il Parlamento si sviluppò in due Camere, la Camera dei Lord e la Camera dei Comuni, acquisendo progressivamente il potere di influenzare e talvolta di opporsi alle decisioni del sovrano
Le assemblee rappresentative segnarono un passo importante verso la limitazione del potere monarchico e l'affermazione di un sistema di governo più equilibrato
Durante i secoli XIV e XV, le monarchie di Francia, Inghilterra e Spagna consolidarono le basi dello Stato moderno
I cambiamenti istituzionali favorirono l'emergere di un senso di identità nazionale, basato su elementi culturali condivisi come la lingua e la storia, e incentrato sulla figura del sovrano
In Inghilterra, la Magna Carta Libertatum del 1215 rappresentò un passo cruciale verso la limitazione del potere assoluto dei monarchi e l'istituzione di un governo basato sul rispetto dei diritti fondamentali