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Salvatore Quasimodo, poeta siciliano e premio Nobel, attraversò l'Ermetismo per poi evolvere verso una poesia civile. Le sue opere riflettono un profondo legame con la terra d'origine e un impegno verso le tematiche sociali, con uno stile che si modifica da simbolico a comunicativo.
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Salvatore Quasimodo è nato a Modica, in Sicilia, il 20 agosto 1901
A causa del lavoro del padre, Quasimodo ha vissuto in diverse città italiane durante la sua infanzia
Nonostante i trasferimenti, la sua poesia è sempre stata influenzata dalla sua terra d'origine
Quasimodo ha iniziato gli studi in ingegneria presso l'Università di Roma
A causa di problemi economici, Quasimodo è stato costretto ad abbandonare gli studi
Dopo aver abbandonato gli studi, Quasimodo ha lavorato come tecnico per il Genio Civile a Milano
Durante il suo lavoro, Quasimodo ha continuato a coltivare la sua passione per la letteratura, studiando autonomamente le lingue classiche
Dopo l'esperienza della Seconda guerra mondiale, Quasimodo si orientò verso una poesia più civile e sociale
Le opere successive di Quasimodo, come "Giorno dopo giorno" e "La vita non è sogno", affrontano temi come la guerra, la sofferenza e la condizione umana
Nel 1959, Quasimodo è stato insignito del premio Nobel per la letteratura, che ha suscitato dibattiti e polemiche in Italia
Quasimodo ha continuato a scrivere poesie, a tradurre opere classiche e a insegnare fino alla sua morte nel 1968