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Vita e Formazione di Salvatore Quasimodo

Salvatore Quasimodo, poeta siciliano e premio Nobel, attraversò l'Ermetismo per poi evolvere verso una poesia civile. Le sue opere riflettono un profondo legame con la terra d'origine e un impegno verso le tematiche sociali, con uno stile che si modifica da simbolico a comunicativo.

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Data e luogo di nascita di Quasimodo

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Nato il 20 agosto 1901 a Modica, Sicilia.

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Cambiamenti nella vita lavorativa di Quasimodo

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Lavorò come tecnico per il Genio Civile a Milano dopo aver abbandonato l'ingegneria.

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Prima raccolta poetica di Quasimodo

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'Acque e terre' del 1930, stile simbolico e metaforico.

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Nel ______, Quasimodo pubblicò "Oboe sommerso", segnando il suo debutto nel mondo letterario italiano.

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1932

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L'Ermetismo, emerso negli anni '30, si distingueva per un linguaggio ______ e ______, mirato a rappresentare la complessità emotiva interna.

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chiuso allusivo

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Quasimodo, insieme a poeti del calibro di Eugenio Montale e Giuseppe Ungaretti, fu tra i definitori dell'______ ermetica.

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estetica

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La poesia di Quasimodo, ricca di elementi personali e storici, esplorava tematiche come l', la ______ e l'.

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infanzia memoria esilio

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Opere di Quasimodo post-1945

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Giorno dopo giorno (1947), La vita non è sogno (1949), temi di guerra e condizione umana.

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Stile poetico di Quasimodo nel dopoguerra

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Linguaggio immediato e comprensibile, ricco di immagini, ricerca formale.

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Ultimi anni di vita e morte di Quasimodo

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Traduzioni, insegnamento, morte a Napoli il 14 giugno 1968.

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Nelle prime opere di ______, si nota un uso di linguaggio ______ e una ricerca intensa della parola.

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Quasimodo simbolico

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La produzione letteraria di Quasimodo mostra una tensione tra l'espressione della ______ e la ricerca di una forma ______ efficace.

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complessità del reale poetica

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Vita e Formazione di Salvatore Quasimodo

Salvatore Quasimodo nacque a Modica, in Sicilia, il 20 agosto 1901. La sua infanzia fu segnata da frequenti trasferimenti a causa del lavoro del padre, che lo portarono a vivere in diverse città italiane. Nonostante ciò, il legame con la sua terra d'origine rimase una costante nella sua opera poetica. Quasimodo iniziò gli studi in ingegneria presso l'Università di Roma, ma fu costretto ad abbandonarli per motivi economici. Si trasferì quindi a Firenze e poi a Milano, dove lavorò come tecnico per il Genio Civile. Parallelamente, coltivò la sua passione per la letteratura, approfondendo autonomamente lo studio delle lingue classiche. La sua prima raccolta poetica, "Acque e terre" del 1930, già mostrava una marcata tendenza verso uno stile simbolico e metaforico, anticipando gli elementi chiave della sua futura produzione letteraria.
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L'Esordio Letterario e l'Adesione all'Ermetismo

Quasimodo fece il suo ingresso nel panorama letterario italiano con la pubblicazione di "Oboe sommerso" nel 1932 e "Erato e Apòllion" nel 1936, opere che lo posero come una delle figure di spicco dell'Ermetismo. Questo movimento, nato negli anni '30, si caratterizzava per un linguaggio chiuso e allusivo, volto a esprimere la complessità del mondo interiore e delle emozioni. Quasimodo, insieme ad altri poeti come Eugenio Montale e Giuseppe Ungaretti, contribuì a definire l'estetica ermetica, dove la parola poetica diventava veicolo di una ricerca introspettiva profonda. La sua poesia, intrisa di riferimenti personali e storici, rifletteva temi quali l'infanzia, la memoria e l'esilio, con una densità stilistica che talvolta sfociava in un linguaggio criptico.

La Svolta Civile e il Riconoscimento Internazionale

L'esperienza della Seconda guerra mondiale segnò una svolta nella poetica di Quasimodo, che si orientò verso una dimensione più civile e sociale. Le sue opere successive, come "Giorno dopo giorno" (1947) e "La vita non è sogno" (1949), riflettono un impegno diretto nei confronti della realtà contemporanea, affrontando temi come la guerra, la sofferenza e la condizione umana. Il linguaggio si fece più immediato e comprensibile, pur mantenendo una ricchezza di immagini e una ricerca formale. Il riconoscimento internazionale giunse nel 1959, quando Quasimodo fu insignito del premio Nobel per la letteratura, un'onorificenza che suscitò dibattiti e polemiche in Italia. Continuò a scrivere poesie, a tradurre opere classiche e a insegnare fino alla sua morte, avvenuta a Napoli il 14 giugno 1968.

L'Evoluzione Stilistica e Tematica di Quasimodo

L'evoluzione stilistica e tematica nell'opera di Quasimodo è evidente nel passaggio dalle prime raccolte ermetiche, caratterizzate da un linguaggio simbolico e una ricerca estrema della parola, a una poesia più aperta e comunicativa. La sua produzione letteraria riflette una continua tensione tra l'esigenza di esprimere la complessità del reale e la ricerca di una forma poetica capace di comunicare efficacemente. Sebbene la fase ermetica sia stata oggetto di critiche per il suo eccessivo manierismo, Quasimodo stesso riconobbe il rischio di una poesia troppo chiusa e autoreferenziale. Nelle sue opere più tarde, pur mantenendo un uso raffinato di figure retoriche come sinestesie e metafore, si avverte un chiaro distacco dall'oscurità ermetica, a favore di una maggiore chiarezza espressiva e di un impegno civile più marcato.