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L'Italia post-unitaria: politica interna ed estera

L'Unità d'Italia e le sue conseguenze politiche, economiche e sociali: la Destra storica affronta le disparità Nord-Sud e l'opposizione della Chiesa, mentre la Sinistra sostiene l'industria e introduce riforme sociali. Il trasformismo di Depretis, l'espansione coloniale e le politiche autoritarie di Crispi segnano un'epoca di grandi cambiamenti.

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1

Correnti politiche post-unità

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Destra e Sinistra, rappresentanti interessi di aristocrazia/industriali e strati popolari.

2

Politiche liberiste della Destra

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Promozione esportazioni, risanamento finanziario, mercato nazionale, sistema scolastico unificato.

3

Annessioni territoriali

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Veneto e Roma integrati nel Regno d'Italia durante governo Destra storica.

4

Opposizione alla Destra storica

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Disparità Nord-Sud, integrazione nazionale incompleta, resistenza Chiesa, brigantaggio al Sud.

5

Nel ______, l'ascesa al potere della Sinistra storica ha visto ______ ______ come figura centrale nel cambiamento della politica economica dell'Italia.

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1876 Agostino Depretis

6

Tra le riforme sociali promosse dalla Sinistra storica vi erano l'istruzione primaria ______, l'abolizione della tassa sul ______ e una nuova legge elettorale che ______ il diritto di voto.

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obbligatoria macinato estese

7

Guida della Sinistra storica

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Agostino Depretis

8

Strategia politica del trasformismo

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Formazione di maggioranze parlamentari flessibili tramite incarichi governativi e finanziamenti in cambio di sostegno

9

Critiche al trasformismo

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Favoritismo, clientelismo, corruzione e mina alla fiducia nelle istituzioni

10

Durante il governo della Sinistra, l'Italia si unì alla ______ ______ con ______ e - nel ______, a seguito della presa francese della Tunisia.

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Triplice Alleanza Germania Austria Ungheria 1882

11

L'espansione coloniale italiana ebbe inizio con l'acquisizione della ______ di ______ e proseguì con l'occupazione di ______ in ______.

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baia Assab Massaua Eritrea

12

Successore di Depretis nel 1887

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Francesco Crispi divenne Presidente del Consiglio dei ministri succedendo a Agostino Depretis.

13

Politica interna di Crispi

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Autoritaria, ispirata a Otto von Bismarck, mirava a reprimere i movimenti sociali e rafforzare il potere centrale.

14

Battaglia di Adua 1896

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Sconfitta italiana in Etiopia che portò alla caduta di Crispi e evidenziò i limiti della politica coloniale italiana.

15

Le misure ______ adottate in Italia hanno intensificato le ______ sociali, culminando in proteste e agitazioni.

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protezionistiche tensioni

16

Nel 1898, la repressione statale dei disordini a Milano ha visto l'uso di ______ contro i dimostranti, provocando molte ______.

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cannoni vittime

17

Elezioni del 1900 in Italia

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Segnano il successo dell'opposizione progressista e l'ascesa al trono di Vittorio Emanuele III.

18

Vittorio Emanuele III e Giuseppe Zanardelli

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Vittorio Emanuele III diventa sovrano e nomina Zanardelli primo ministro, avviando un corso politico più liberale.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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La Destra storica e i problemi post-unitari

Con l'Unità d'Italia proclamata nel 1861, il Parlamento si configurò in due principali correnti politiche: la Destra e la Sinistra, espressioni degli interessi di diversi strati sociali. La Destra storica, che governò fino al 1876, era composta prevalentemente da aristocratici, grandi proprietari terrieri e borghesia industriale del Nord e del Centro, e sosteneva politiche liberiste per promuovere l'esportazione dei prodotti italiani. Tra i successi di questo periodo si annoverano il risanamento finanziario dello Stato, la creazione di un mercato nazionale, l'istituzione di un sistema scolastico unificato e l'annessione del Veneto e di Roma al Regno d'Italia. Tuttavia, la Destra storica dovette affrontare sfide significative, come le profonde disparità sociali ed economiche tra Nord e Sud, l'incompleta integrazione nazionale e l'opposizione della Chiesa cattolica alla politica di stato laico. Le misure adottate, quali l'aumento delle imposte e l'introduzione del servizio militare obbligatorio, generarono malcontento, in particolare nel Mezzogiorno, dove il fenomeno del brigantaggio si diffuse come forma di resistenza sociale e fu represso con durezza dallo Stato.
Sala parlamentare italiana ottocentesca con banchi in legno, lampadario in ferro e vetro, affreschi e parlamentari in abiti d'epoca.

I governi di Sinistra e il sostegno all'industria

L'avvento della Sinistra storica al potere nel 1876, con Agostino Depretis come figura di spicco, segnò un cambiamento nella politica economica italiana, con un maggiore sostegno alla grande industria. Gli industriali, favoriti dalle politiche della Sinistra, richiedevano protezioni doganali e sussidi statali per poter competere sui mercati internazionali e stimolare la domanda interna. La Sinistra promosse riforme sociali importanti, come l'istituzione dell'istruzione primaria obbligatoria, l'abolizione della tassa sul macinato, che gravava sui consumi delle classi popolari, e l'introduzione di una nuova legge elettorale che estese il diritto di voto. Inoltre, furono varate le prime normative a protezione dei lavoratori, in particolare dei minori, e per la prevenzione degli infortuni sul lavoro.

Il "trasformismo" e la politica di Depretis

La Sinistra storica, sotto la guida di Agostino Depretis, adottò una strategia politica nota come "trasformismo", che consisteva nel formare maggioranze parlamentari flessibili, ottenute attraverso l'assegnazione di incarichi governativi e finanziamenti per progetti locali in cambio di sostegno politico. Questo approccio, sebbene efficace nel mantenere la stabilità del governo, fu oggetto di critiche per aver favorito il clientelismo e la corruzione, minando la qualità della vita politica italiana e la fiducia nelle istituzioni.

L'espansione coloniale e la Triplice Alleanza

La politica estera del periodo di governo della Sinistra vide l'Italia impegnata in un processo di espansione coloniale e nell'ingresso nella Triplice Alleanza con Germania e Austria-Ungheria nel 1882, in risposta all'occupazione francese della Tunisia, un'area di interesse italiano. L'espansione coloniale italiana iniziò con l'acquisizione della baia di Assab, seguita dall'occupazione di Massaua in Eritrea. Tuttavia, la resistenza etiope inflisse gravi sconfitte alle forze italiane, prima a Dogali nel 1887 e poi in modo ancor più drammatico ad Adua nel 1896, causando la morte di migliaia di soldati e un grave danno al prestigio internazionale dell'Italia.

La politica autoritaria di Francesco Crispi

Francesco Crispi, che succedette a Depretis nel 1887, perseguì una politica interna autoritaria, ispirandosi al cancelliere tedesco Otto von Bismarck. Crispi assunse un ruolo centrale nel governo e tentò di reprimere i movimenti di protesta sociale e di rilanciare l'impresa coloniale. Tuttavia, la disastrosa sconfitta di Adua nel 1896 segnò la fine del suo mandato, lasciando il paese in una situazione di tensione interna e con un'economia indebolita dalle spese sostenute per le campagne coloniali.

La repressione delle agitazioni sociali e l'assassinio di Umberto I

Le politiche protezionistiche e le sconfitte coloniali esacerbarono le tensioni sociali in Italia, portando a un'ondata di proteste e agitazioni sindacali. La risposta dello Stato fu la repressione, che raggiunse il suo apice con l'uso di cannoni contro i manifestanti durante i moti di Milano nel 1898, causando decine di vittime. L'assassinio del re Umberto I nel 1900 per mano dell'anarchico Gaetano Bresci fu un tragico epilogo di questa fase di crisi sociale e politica.

Il passaggio al governo progressista e le riforme di Zanardelli

Le elezioni del 1900 segnarono il successo dell'opposizione progressista e l'ascesa al trono di Vittorio Emanuele III. Il nuovo sovrano nominò Giuseppe Zanardelli primo ministro, il quale inaugurò un corso politico più liberale, revocando le restrizioni sul diritto di associazione e promuovendo una legislazione sociale avanzata, nel tentativo di risolvere le tensioni accumulate negli anni precedenti e di rispondere alle esigenze di modernizzazione del paese.