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L'Italia post-unitaria: politica interna ed estera

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L'Unità d'Italia e le sue conseguenze politiche, economiche e sociali: la Destra storica affronta le disparità Nord-Sud e l'opposizione della Chiesa, mentre la Sinistra sostiene l'industria e introduce riforme sociali. Il trasformismo di Depretis, l'espansione coloniale e le politiche autoritarie di Crispi segnano un'epoca di grandi cambiamenti.

La Destra storica e i problemi post-unitari

Con l'Unità d'Italia proclamata nel 1861, il Parlamento si configurò in due principali correnti politiche: la Destra e la Sinistra, espressioni degli interessi di diversi strati sociali. La Destra storica, che governò fino al 1876, era composta prevalentemente da aristocratici, grandi proprietari terrieri e borghesia industriale del Nord e del Centro, e sosteneva politiche liberiste per promuovere l'esportazione dei prodotti italiani. Tra i successi di questo periodo si annoverano il risanamento finanziario dello Stato, la creazione di un mercato nazionale, l'istituzione di un sistema scolastico unificato e l'annessione del Veneto e di Roma al Regno d'Italia. Tuttavia, la Destra storica dovette affrontare sfide significative, come le profonde disparità sociali ed economiche tra Nord e Sud, l'incompleta integrazione nazionale e l'opposizione della Chiesa cattolica alla politica di stato laico. Le misure adottate, quali l'aumento delle imposte e l'introduzione del servizio militare obbligatorio, generarono malcontento, in particolare nel Mezzogiorno, dove il fenomeno del brigantaggio si diffuse come forma di resistenza sociale e fu represso con durezza dallo Stato.
Sala parlamentare italiana ottocentesca con banchi in legno, lampadario in ferro e vetro, affreschi e parlamentari in abiti d'epoca.

I governi di Sinistra e il sostegno all'industria

L'avvento della Sinistra storica al potere nel 1876, con Agostino Depretis come figura di spicco, segnò un cambiamento nella politica economica italiana, con un maggiore sostegno alla grande industria. Gli industriali, favoriti dalle politiche della Sinistra, richiedevano protezioni doganali e sussidi statali per poter competere sui mercati internazionali e stimolare la domanda interna. La Sinistra promosse riforme sociali importanti, come l'istituzione dell'istruzione primaria obbligatoria, l'abolizione della tassa sul macinato, che gravava sui consumi delle classi popolari, e l'introduzione di una nuova legge elettorale che estese il diritto di voto. Inoltre, furono varate le prime normative a protezione dei lavoratori, in particolare dei minori, e per la prevenzione degli infortuni sul lavoro.

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00

Correnti politiche post-unità

Destra e Sinistra, rappresentanti interessi di aristocrazia/industriali e strati popolari.

01

Politiche liberiste della Destra

Promozione esportazioni, risanamento finanziario, mercato nazionale, sistema scolastico unificato.

02

Annessioni territoriali

Veneto e Roma integrati nel Regno d'Italia durante governo Destra storica.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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