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Giovanni Verga, esponente del Verismo, attraversò una carriera letteraria di successo con opere come 'I Malavoglia' e 'Mastro Don Gesualdo'. La sua narrativa, influenzata dal Naturalismo francese e dalla realtà delle classi popolari, segnò un'epoca nella letteratura italiana.
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Giovanni Verga nacque a Catania nel 1840 da una famiglia di nobiltà paterna e borghesia materna e ricevette un'educazione privata
Primi scritti e abbandono degli studi
A sedici anni Verga scrisse il suo primo romanzo e abbandonò gli studi di Giurisprudenza per dedicarsi alla letteratura e al giornalismo
Influenze letterarie e amicizie
Influenzato dalla letteratura francese e dalle opere di Dumas e Sue, Verga si trasferì a Firenze dove conobbe importanti personalità e strinse amicizia con Luigi Capuana
Primi successi letterari
"Storia di una capinera" e "Una peccatrice" furono i primi successi letterari di Verga, seguiti da "Nedda" che segnò la sua svolta verista
Consolidamento del Verismo
Con la pubblicazione di "Rosso Malpelo" e "I Malavoglia", Verga consolidò il suo stile narrativo verista, influenzato dal Naturalismo francese e dall'amicizia con Capuana
Successo teatrale e riconoscimenti
Il dramma "Cavalleria rusticana" e il romanzo "Mastro Don Gesualdo" portarono a Verga grande successo e riconoscimenti, come la nomina a senatore del Regno
Ultimi anni e morte
Negli ultimi anni della sua vita, Verga si avvicinò a Federico De Roberto e fu celebrato nel mondo culturale per il suo ottantesimo compleanno, prima di morire a Catania nel 1922
La transizione di Verga al Verismo fu il risultato di un'evoluzione ideologica e culturale, influenzata dalla conoscenza delle opere di Zola e dall'amicizia con Capuana
Uso della lingua e dello stile
Verga si distinse per l'uso di una lingua e uno stile che riflettevano il parlato delle classi popolari, senza l'uso diretto del dialetto
Narrazione impersonale e "narratore anonimo popolare"
Adottando una narrazione impersonale e un "narratore anonimo popolare", Verga descrisse la vita dei ceti più umili senza giudizi moralistici, differenziandosi dal Naturalismo di Zola
Focus sulla realtà e sull'umanità
La poetica di Verga si incentrava sulla descrizione della realtà e dell'umanità, esplorando la vita morale e affettiva dei ceti più bassi con una distanza fisica e intellettuale dalla realtà rappresentata