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La transizione dell'Italia da monarchia a Repubblica segna un'epoca di profonde trasformazioni. Con la caduta del fascismo e l'adozione della Costituzione del 1948, l'Italia abbraccia i principi di libertà, eguaglianza e solidarietà, ponendo le basi per un sistema democratico e per la tutela dei diritti fondamentali.
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Dopo l'arresto di Mussolini e l'armistizio dell'8 settembre 1943, il generale Pietro Badoglio prese le redini del governo, ponendo fine al Partito Nazionale Fascista
La Resistenza italiana, insieme alle forze alleate, combatté contro l'occupazione nazifascista, culminando nella Liberazione del 25 aprile 1945, che segnò la fine del conflitto in Italia e la caduta del regime
Il 2 giugno 1946, un referendum istituzionale sancì la scelta della Repubblica come forma di governo, con una maggioranza del 54% dei voti. In seguito, l'Assemblea Costituente fu eletta per redigere la nuova Costituzione della Repubblica Italiana
La Costituzione della Repubblica Italiana, promulgata il 27 dicembre 1947 ed entrata in vigore il 1º gennaio 1948, è il cardine del sistema democratico italiano
Libertà, eguaglianza e solidarietà
La Costituzione riflette i principi di libertà, eguaglianza e solidarietà, frutto di un compromesso tra le diverse correnti politiche dell'epoca
Diritti e doveri dei cittadini
La Costituzione stabilisce i diritti e i doveri dei cittadini, garantendo la tutela dei diritti fondamentali
Organizzazione dello Stato e equilibrio dei poteri
La Costituzione definisce l'organizzazione dello Stato e pone le basi per l'equilibrio dei poteri tra le istituzioni
La flessibilità della Costituzione ha permesso di adattarsi ai cambiamenti sociali e politici attraverso emendamenti e revisioni, mantenendo sempre al centro la tutela dei diritti fondamentali
Lo Statuto Albertino, promulgato da Carlo Alberto di Savoia nel 1848 e successivamente adottato come Costituzione del Regno d'Italia nel 1861, rappresentò un primo passo verso il riconoscimento dei diritti civili
Introduzione del suffragio universale maschile nel 1912
L'introduzione del suffragio universale maschile nel 1912 consolidò l'evoluzione verso una monarchia parlamentare in Italia
L'interruzione del processo democratico durante il ventennio fascista
Il ventennio fascista interruppe il processo democratico in Italia, instaurando una dittatura che annullò le libertà fondamentali e le garanzie costituzionali
La caduta del fascismo, seguita dalla liberazione e dal contributo della Resistenza, fu determinante per il ripristino della democrazia e la redazione di una nuova Costituzione basata su principi di libertà e giustizia