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Ugo Foscolo: vita e opere

Ugo Foscolo, poeta dell'età neoclassica e romantica, visse tra eventi storici cruciali come la caduta di Venezia e l'era napoleonica. Le sue opere, tra cui 'Ultime lettere di Jacopo Ortis' e 'Dei Sepolcri', esplorano temi di amore, patria e ricerca di gloria, riflettendo la malinconia e il desiderio di immortalità attraverso la poesia.

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1

Data e luogo di nascita di Ugo Foscolo

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Nato il 6 febbraio 1778 a Zante, Repubblica di Venezia.

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Trasferimento in Italia e studi

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Si trasferì in Italia da bambino, studiò a Padova e Venezia.

3

Esilio in Inghilterra

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Esiliato nel 1816, visse in difficoltà economiche fino alla morte nel 1827.

4

Per Foscolo, l'arte e la ______ rappresentano le più alte espressioni dello spirito umano.

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poesia

5

L'opera di Foscolo è caratterizzata da una profonda ______ esistenziale e dall'aspirazione a valori immutabili.

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malinconia

6

Anno di pubblicazione e genere

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Pubblicato nel 1802, è un romanzo epistolare del Romanticismo italiano.

7

Fonte di ispirazione

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Ispirato da 'I dolori del giovane Werther' di Goethe.

8

Protagonista e suo conflitto

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Jacopo Ortis, in lotta con l'amore non corrisposto per Teresa e la situazione politica italiana post-napoleonica.

9

Nel ______ 1, 'A ______', il poeta desidera ritornare alla sua terra d'origine, meditando sulla brevità dell'esistenza.

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Sonetto Zacinto

10

Anno di composizione 'Dei Sepolcri'

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Scritta nel 1807.

11

Forma metrica dell'opera

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Ode in endecasillabi sciolti.

12

Desiderio di Foscolo espresso nell'opera

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Essere sepolto nella terra natale.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Vita e Contesto Storico di Ugo Foscolo

Ugo Foscolo, poeta, scrittore e traduttore di rilievo dell'età neoclassica e romantica, nacque il 6 febbraio 1778 a Zante, allora possedimento della Repubblica di Venezia, oggi parte della Grecia. La sua esistenza fu profondamente influenzata dagli eventi politici dell'epoca, in particolare dalla caduta della Repubblica di Venezia nel 1797 e dalle vicende legate all'ascesa e alla caduta di Napoleone Bonaparte. Foscolo si trasferì in Italia durante l'infanzia e compì i suoi studi a Padova e Venezia, dove maturò un forte sentimento patriottico. Si arruolò nell'esercito francese, ma fu deluso dall'annessione della Repubblica Cisalpina all'Impero Francese. Dopo la caduta di Napoleone, la sua opposizione al dominio austriaco in Italia lo costrinse all'esilio in Inghilterra nel 1816. Visse gli ultimi anni della sua vita in condizioni economiche difficili, morendo il 10 settembre 1827 a Turnham Green, nei pressi di Londra.
Statua in marmo bianco di figura maschile storica in posa pensosa con abiti del tardo XVIII secolo su piedistallo, in giardino con cielo azzurro.

Il Pensiero e la Poetica di Ugo Foscolo

Ugo Foscolo incarnò un pensiero che armonizzava il classicismo con i fermenti del romanticismo, esprimendo un amore per gli ideali di bellezza, armonia e perfezione formale tipici dell'antichità. La sua visione artistica considerava l'arte e la poesia come le massime realizzazioni dello spirito umano. Nella sua poetica, temi quali l'amore, la patria, l'eroismo e il conflitto tra sentimento e ragione erano ricorrenti, sebbene fossero percepiti come illusori. Per Foscolo, la poesia era l'unica realtà duratura, un veicolo per l'ideale, un modo per perseguire valori eterni. La sua opera è pervasa da una malinconia esistenziale e da una ricerca di valori immutabili, considerando la poesia come una missione eroica e un mezzo di liberazione e consolazione che restituisce all'essere umano una dimensione di armonia e bellezza.

"Ultime lettere di Jacopo Ortis": Un Capolavoro del Romanticismo Italiano

"Ultime lettere di Jacopo Ortis", pubblicato nel 1802, è un romanzo epistolare che rappresenta uno dei massimi esempi del Romanticismo in Italia. Ispirato da "I dolori del giovane Werther" di Goethe, il romanzo racconta il travaglio interiore del protagonista Jacopo Ortis, che, attraverso lettere a un amico immaginario, Lorenzo Alderani, esprime il suo dolore per l'amore non corrisposto verso Teresa e per la situazione politica dell'Italia nel periodo post-napoleonico. Il romanzo esplora con intensità temi quali l'amore impossibile, il patriottismo, il mal di vivere e il rapporto con la natura, riflettendo il senso di turbamento e disincanto tipico dell'epoca.

I "Sonetti" di Foscolo: Riflessioni sulla Vita, la Morte e la Gloria

I "Sonetti" di Foscolo sono una raccolta di poesie che indagano temi come l'amore, la morte, la ricerca della gloria e il paesaggio naturale. In questi componimenti, Foscolo medita sulla relazione tra amore e morte, sulla fama postuma e sulla bellezza del paesaggio. La forma classica del sonetto consente al poeta di esprimere con precisione e intensità le sue riflessioni sulla vita e sull'eternità. Ad esempio, nel Sonetto 1, "A Zacinto", il poeta esprime il desiderio di tornare alla sua terra natale e riflette sulla fugacità della vita e sulla possibilità di trascendere la morte attraverso il ricordo e le opere letterarie.

"Dei Sepolcri": Una Meditazione sulla Morte e la Memoria

"Dei Sepolcri", un'ode in endecasillabi sciolti scritta nel 1807, è una delle opere più significative di Foscolo. L'opera inizia con una riflessione sulla morte e sull'innato desiderio umano di essere ricordati. Foscolo critica la legge napoleonica che proibiva le sepolture entro le chiese, sostenendo che i sepolcri sono luoghi sacri di memoria e insegnamento. Il poeta esprime il desiderio di essere sepolto nella sua terra natale e riflette sulla caducità della vita e sull'importanza della memoria storica, che permette ai defunti di vivere nelle menti e nei cuori dei vivi. "Dei Sepolcri" è una profonda riflessione sulla natura umana e sulla ricerca di significato di fronte alla mortalità.