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Il Dolce Stil Novo segna un'epoca di transizione nella poesia italiana, con Guido Guinizzelli e Dante Alighieri che elevano l'amore a tema centrale. Questo movimento poetico del XIII secolo introduce un linguaggio volgare nobilitato e forme metriche come il sonetto, ponendo le basi per una nuova concezione dell'amore e della bellezza. La donna è idealizzata come simbolo di purezza e perfezione, influenzando la poesia verso un'etica e spiritualità più elevate.
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Il Dolce Stil Novo è un movimento poetico italiano che si sviluppò verso la fine del XIII secolo, influenzato dalla Scuola Siciliana e dalla lirica provenzale
Nuovo stile lirico
I poeti stilnovisti si distaccarono dalla poesia tradizionale per abbracciare un nuovo stile lirico, caratterizzato da un linguaggio più raffinato e da temi incentrati sull'amore spirituale
Città principali di diffusione
I poeti stilnovisti operavano principalmente nelle città di Bologna e Firenze
Il Dolce Stil Novo poneva l'accento sulla nobiltà d'animo e sulla capacità di esprimere sentimenti elevati attraverso la poesia, con un'etica basata sulla gentilezza e sulla nobiltà d'animo
Nel contesto del Dolce Stil Novo, la figura femminile viene elevata a simbolo di purezza e perfezione spirituale, distaccandosi dall'immagine terrena tipica dell'amore cortese
Descrizione di attributi fisici e morali idealizzati
Nella poesia stilnovista, la donna è descritta attraverso attributi fisici e morali idealizzati, riflettendo la sua bellezza trascendente e le sue virtù morali
Presenza associata all'amore spirituale
La presenza della donna stilnovista è spesso associata a un amore che ha come fine ultimo la purificazione e l'ascesa spirituale del poeta stesso
La poesia stilnovista non si limita a celebrare l'amore in senso romantico, ma assume una funzione didascalica, mirando a promuovere un'etica basata sulla gentilezza e sulla nobiltà d'animo
Il Dolce Stil Novo si caratterizza per l'adozione di un linguaggio volgare illustre, che si distingue per la sua eleganza e musicalità
Sonetto e canzone
I poeti stilnovisti utilizzavano forme metriche come il sonetto e la canzone per esprimere i loro ideali di amore e bellezza
Strutturazione rigorosa del discorso poetico
Queste forme poetiche permettevano una strutturazione rigorosa del discorso poetico e una maggiore espressività lirica, contribuendo a definire l'estetica e la musicalità tipiche del movimento
Guido Guinizzelli, considerato il fondatore del Dolce Stil Novo, introdusse il concetto di "cor gentil" (cuore gentile) nella sua opera più celebre, "Al cor gentil rempaira sempre amore"
Guido Cavalcanti, amico e contemporaneo di Dante, contribuì significativamente alla formazione e alla diffusione del Dolce Stil Novo con il suo stile innovativo e la sua ricerca di un linguaggio espressivo e raffinato