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Dante Alighieri e la sua opera

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Dante Alighieri, poeta sommo del Duecento, e la sua opera maggiore, la Divina Commedia, rappresentano il fulcro della letteratura italiana. Il suo viaggio allegorico attraverso Inferno, Purgatorio e Paradiso riflette le lotte politiche e le conoscenze cosmologiche dell'epoca.

Firenze nel Duecento: Epicentro Culturale e Politico

Nel Duecento, Firenze si affermava come una delle città-stato più influenti della penisola italiana, con una popolazione che sfiorava i centomila abitanti. Il suo sviluppo economico era sostenuto dall'attività di artigiani, mercanti e banchieri, che si organizzavano in Arti o Corporazioni, istituzioni che regolavano le attività economiche e garantivano un ruolo attivo dei cittadini nella gestione politica della città. Firenze era però anche scenario di intense lotte politiche, soprattutto tra le fazioni dei guelfi, filo-papali, e dei ghibellini, sostenitori dell'Impero. Dopo una serie di scontri, i guelfi presero il sopravvento e si scissero in guelfi bianchi e guelfi neri, con divergenze politiche significative, in particolare sulla questione dell'autonomia comunale. In questo contesto di fervore culturale e tensioni politiche, nel 1265 nasceva Dante Alighieri, destinato a diventare uno dei massimi poeti della letteratura italiana.
Statua in marmo di Dante Alighieri con corona d'alloro, libro aperto e foresta oscura stilizzata sullo sfondo.

Dante Alighieri: Un Intellettuale del suo Tempo

Dante era membro di una famiglia con radici nobiliari, e grazie alla professione del padre, che esercitava l'attività di cambiavalute, ebbe accesso a un'istruzione eccellente, che spaziava dalla filosofia alla teologia, fino all'astronomia. A nove anni, Dante incontrò Beatrice Portinari, che avrebbe ispirato gran parte della sua produzione poetica. Sebbene sposato con Gemma Donati, Dante mantenne vivo il suo interesse per la poesia e la politica, aderendo alla fazione dei guelfi bianchi. La sua carriera politica raggiunse l'apice con la nomina a priore, ma durante una missione diplomatica a Roma, i guelfi neri assunsero il controllo di Firenze con l'appoggio del Papa, costringendo Dante all'esilio. Questo periodo di esilio fu caratterizzato da tentativi infruttuosi di rientro e da soggiorni in diverse corti italiane, ma fu anche un tempo di fervida attività letteraria, che culminò nella redazione della "Commedia". Dante morì di malaria nel 1321 a Ravenna, dove si trova la sua tomba.

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00

Popolazione di Firenze nel Duecento

Circa 100.000 abitanti, segno di un importante centro urbano e commerciale.

01

Arti o Corporazioni

Associazioni di artigiani, mercanti e banchieri che regolavano economia e politica cittadina.

02

Nascita di Dante Alighieri

1265, in un periodo di grande fermento culturale e tensioni politiche a Firenze.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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