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Giovanni Boccaccio, con il Decameron, dipinge un affresco della società medievale influenzato dalle sue esperienze a Napoli e Firenze. L'opera, scritta durante la peste nera, offre un ritratto vivido della vita dell'epoca, esplorando amore, ingegno e fortuna attraverso cento novelle. La cornice narrativa e i simbolici pseudonimi dei personaggi rivelano un tessuto ricco di simbolismi e temi universali.
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Boccaccio attinge alle sue esperienze a Napoli e Firenze per scrivere il Decameron
La formazione di Boccaccio come mercante e i suoi contatti con ambienti culturali raffinati influenzano la sua scrittura nel Decameron
Il Decameron è stato scritto tra il 1348 e il 1353, durante un periodo segnato dalla peste nera, ma alcune novelle potrebbero essere state composte prima di questo periodo
Il titolo "Decameron" deriva dal greco e si riferisce alla struttura dell'opera, che si sviluppa in dieci giornate di narrazione
Il Decameron è ambientato nel 1348, l'anno della peste nera a Firenze, e inizia con una descrizione degli effetti devastanti della malattia sulla città
L'opera esplora temi come l'amore, l'ingegno, la fortuna e le beffe, e utilizza simboli e numeri per riflettere sulla condizione umana
Il Decameron presenta una cornice narrativa che collega le giornate e le novelle, permettendo a Boccaccio di variare i punti di vista e di offrire riflessioni sulla società del tempo
I dieci giovani protagonisti del Decameron, con nomi simbolici e allusivi, rappresentano una varietà di caratteri e mentalità della società medievale
Il ritiro dei giovani in campagna rappresenta una ricerca di equilibrio e valori umani in risposta alla peste, e la loro dimora diventa un modello di società basato su amicizia, rispetto e civiltà