Logo
Accedi
Logo
AccediRegistrati
Logo

Strumenti

Mappe Concettuali AIMappe Mentali AIRiassunti AIFlashcards AIQuiz AI

Risorse utili

BlogTemplate

Info

PrezziFAQTeam & Careers

info@algoreducation.com

Corso Castelfidardo 30A, Torino (TO), Italy

Algor Lab S.r.l. - Startup Innovativa - P.IVA IT12537010014

Privacy policyCookie policyTermini e condizioni

L'ascesa del Fascismo in Italia

L'ascesa del Fascismo in Italia e l'ingresso nel panorama politico con le elezioni del 1921, segnano l'inizio dell'influenza di Mussolini. La crisi dello Stato liberale e la Marcia su Roma del 1922 culminano con l'incarico a Mussolini di formare il governo, preludio al regime totalitario.

Mostra di più
Apri mappa nell'editor

1

6

Apri mappa nell'editor

Vuoi creare mappe dal tuo materiale?

Inserisci il tuo materiale in pochi secondi avrai la tua Algor Card con mappe, riassunti, flashcard e quiz.

Prova Algor

Impara con le flashcards di Algor Education

Clicca sulla singola scheda per saperne di più sull'argomento

1

Il leader del movimento fascista, ______ ______, ha utilizzato il timore del ______ e il disagio nazionale per ottenere supporto.

Clicca per vedere la risposta

Benito Mussolini bolscevismo

2

Nonostante le azioni violente dei fascisti, l'elezione ha portato a 35 ______ fascisti in parlamento, segnando l'inizio dell'effetto di ______ sulla politica italiana.

Clicca per vedere la risposta

deputati Mussolini

3

Patto di pacificazione - Data firma

Clicca per vedere la risposta

Agosto 1921 - Firmato tra socialisti e fascisti per cessare la violenza e sciogliere le milizie.

4

Opposizione al patto - Chi?

Clicca per vedere la risposta

Ras fascisti - Contrari al patto perché lo squadrismo era un mezzo per affermare il loro potere locale.

5

Trasformazione Fasci di Combattimento - Quando e in cosa?

Clicca per vedere la risposta

Congresso novembre 1921 - Mussolini trasforma il movimento in Partito Nazionale Fascista (PNF).

6

Il PSI ha subito una divisione, portando alla creazione del ______ ______ ______ (PSU) da parte di ______ Turati, che proponeva un approccio meno estremista.

Clicca per vedere la risposta

Partito Socialista Unitario Filippo

7

Mussolini e le forze liberali

Clicca per vedere la risposta

Iniziò trattative per coinvolgere le forze liberali nel governo, rassicurando monarchia e borghesia.

8

Organizzazione militare fascista

Clicca per vedere la risposta

Mussolini strutturò l'apparato militare fascista per supportare un'azione di forza.

9

Mancata proclamazione stato d'assedio

Clicca per vedere la risposta

Re Vittorio Emanuele III non proclamò lo stato d'assedio il 28 ottobre 1922, facilitando l'avanzata fascista.

10

Il ______ del 1922, Mussolini ricevette l'incarico di formare il nuovo esecutivo italiano.

Clicca per vedere la risposta

30 ottobre

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

Contenuti Simili

Storia

La storia del Medio Oriente

Vedi documento

Storia

La Palestina antica: un crocevia di civiltà e culture

Vedi documento

Storia

Il Nazionalsocialismo in Germania

Vedi documento

Storia

La scoperta dell'America e l'inizio dell'Età Moderna

Vedi documento

L'ascesa del Fascismo e le elezioni del 1921

Nel contesto di una profonda crisi sociale ed economica post-bellica, l'Italia vide l'ascesa del Fascismo e il suo ingresso nel panorama politico parlamentare a seguito delle elezioni del maggio 1921. L'ex socialista Benito Mussolini, a capo del movimento fascista, sfruttò la paura del bolscevismo e il malcontento per la situazione del Paese per guadagnare consensi. La strategia di Giovanni Giolitti, allora Presidente del Consiglio, di includere i fascisti nella coalizione dei Blocchi Nazionali, mirava a stabilizzare il sistema politico coinvolgendo i nuovi movimenti di massa. Nonostante le tattiche intimidatorie e violente dei fascisti, i risultati elettorali videro un leggero calo dei socialisti e un rafforzamento dei cattolici popolari. Tuttavia, la vera svolta fu l'elezione di 35 deputati fascisti, che segnò l'inizio dell'influenza diretta di Mussolini sulla politica italiana.
Gruppo di uomini in uniforme nera e cappelli alati posano seri in fila su sfondo di edifici cittadini sotto cielo sereno.

Il patto di pacificazione e la reazione dei ras

Il tentativo di pacificazione tra socialisti e fascisti, promosso dal successore di Giolitti, il Primo Ministro Ivanoe Bonomi, si concretizzò nel patto di pacificazione firmato nell'agosto 1921. Il patto prevedeva la cessazione della violenza e lo scioglimento delle milizie armate, ma incontrò la ferma opposizione dei ras fascisti, i capi locali che vedevano nello squadrismo un mezzo efficace per affermare il loro potere. La frattura interna al movimento fascista emerse con forza durante il congresso dei Fasci di Combattimento di novembre, dove Mussolini, per mantenere la coesione, rinnegò il patto e trasformò il movimento in Partito Nazionale Fascista (PNF), consolidando così la sua base di potere con oltre 200.000 iscritti, prevalentemente nel Nord e Centro Italia.

La crisi dello Stato liberale e l'ascesa di Mussolini

La caduta del governo Bonomi e l'insuccesso del suo successore Luigi Facta nel contenere la violenza fascista segnarono l'aggravarsi della crisi dello Stato liberale. Le azioni squadriste divennero sempre più audaci, culminando nell'occupazione armata di città strategiche. L'inefficace risposta allo sciopero generale legalitario da parte del mondo operaio evidenziò la debolezza dell'opposizione al fascismo. In questo clima di instabilità, il PSI subì una scissione con la nascita del Partito Socialista Unitario (PSU) di Filippo Turati, che cercava una via riformista e meno estremista, accentuando la frammentazione dell'antifascismo.

Il doppio gioco di Mussolini e la marcia su Roma

Mussolini, conscio della necessità di consolidare il suo potere, iniziò a giocare su due tavoli: da un lato, avviò trattative con le forze liberali per una partecipazione al governo, rassicurando la monarchia e la borghesia industriale; dall'altro, organizzò l'apparato militare fascista per un'azione di forza. La marcia su Roma, prevista per ottobre 1922, sfruttò la debolezza del governo Facta e l'atteggiamento ambivalente della monarchia. La mancata proclamazione dello stato d'assedio da parte del re Vittorio Emanuele III il 28 ottobre lasciò campo libero ai fascisti, che avanzarono senza incontrare resistenza.

La nascita del governo Mussolini e il cambiamento di regime

L'incapacità del re di imporre lo stato d'assedio facilitò l'ascesa al potere di Mussolini. Il 30 ottobre 1922, Mussolini fu incaricato di formare il nuovo governo, che apparentemente manteneva la continuità costituzionale includendo rappresentanti di vari gruppi politici. Tuttavia, la realtà era che il sistema liberale era stato irrimediabilmente compromesso. Il semplice cambio di governo avrebbe presto portato a un cambio di regime, con il fascismo che si avviava a consolidare il suo dominio in Italia, inaugurando una nuova era autoritaria e totalitaria.