Feedback
What do you think about us?
Your name
Your email
Message
Giacomo Leopardi, poeta e pensatore dell'Ottocento, attraversò fasi di intensa formazione autodidatta e ricerca estetica. La sua opera, segnata da una visione pessimistica della vita, include capolavori come 'A Silvia' e 'La ginestra'. Le lettere e gli scritti autobiografici offrono uno sguardo intimo sul suo pensiero.
Show More
Giacomo Leopardi nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, in una famiglia aristocratica in declino economico
Leopardi ricevette un'educazione iniziale da tutori ecclesiastici, ma ben presto intraprese un percorso di formazione autodidatta, dedicandosi agli studi classici e filologici nella vasta biblioteca paterna
L'amicizia con Pietro Giordani e l'incontro con i grandi poeti della tradizione classica e moderna furono determinanti per la svolta letteraria di Leopardi
Intorno al 1815, Leopardi si orientò verso la ricerca del "bello" e si ispirò ai grandi poeti della tradizione classica e moderna
L'amicizia con Pietro Giordani fu determinante per la svolta letteraria di Leopardi, fornendogli stimoli intellettuali e un rapporto di affettuosa confidenza
In questo periodo, Leopardi iniziò a produrre una poesia più matura, con la creazione di idilli e canzoni che riflettevano il suo nuovo orientamento estetico e letterario
L'anno 1819 rappresentò un momento di profonda crisi personale per Leopardi, segnato da un tentativo fallito di fuga da Recanati e da una grave malattia agli occhi
La fase di sofferenza portò Leopardi a una riflessione amara sulla vanità della vita e sulla sofferenza umana, temi centrali del suo pensiero pessimistico
In questo periodo, Leopardi iniziò a redigere l'Zibaldone e proseguì la sua produzione poetica, segnando il passaggio dall'ideale del "bello" a quello del "vero"
Nel 1822, Leopardi si trasferì a Roma, ma la capitale pontificia non rispose alle sue aspettative, deludendolo sia dal punto di vista letterario che personale
Dopo il ritorno a Recanati, Leopardi si dedicò alla stesura delle Operette morali, opere in prosa che riflettono il suo pensiero filosofico e la sua visione critica della società
In questo periodo, la produzione poetica di Leopardi rallentò a causa di una fase di sterilità creativa, spingendolo a concentrarsi maggiormente sulla prosa e sull'esplorazione dell'"acerbo vero"
Nel 1827, Leopardi si stabilì a Firenze, dove entrò in contatto con l'ambiente culturale liberale e visse un periodo di rinnovato vigore creativo
A Pisa, Leopardi compose "A Silvia", uno dei suoi "grandi idilli", ma un ulteriore peggioramento della salute lo costrinse a fare ritorno a Recanati
A Recanati, Leopardi trascorse un periodo di isolamento e profonda malinconia, concentrando la sua produzione sulla prosa e sull'esplorazione dell'"acerbo vero"
Nel 1830, Leopardi si trasferì definitivamente a Firenze, dove continuò a partecipare al dibattito culturale e politico e scrisse il "ciclo di Aspasia"
L'amicizia con Antonio Ranieri fu fondamentale negli ultimi anni della vita di Leopardi, trascorsi a Napoli, dove compose "La ginestra", uno dei suoi ultimi e più significativi canti
Leopardi morì a Napoli il 14 giugno 1837, lasciando un'eredità letteraria di inestimabile valore
Le lettere di Leopardi costituiscono un corpus importante per comprendere la sua personalità e il suo pensiero, rivelando la ricerca di un sostegno intellettuale e affettivo e la complessità dei suoi rapporti interpersonali
Sebbene il progetto di un romanzo autobiografico, "Storia di un'anima", non fu mai completato, gli appunti preparatori forniscono una visione intima delle esperienze e dei sentimenti di Leopardi