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La pena di morte ha radici antiche, risalenti al Codice di Hammurabi. Evolutasi nei metodi, ha visto opposizione con l'Illuminismo e Cesare Beccaria. Oggi, la tendenza globale è verso l'abolizione, con significativi passi avanti come la Moratoria universale delle Nazioni Unite e cambiamenti legislativi in molti paesi, inclusa l'Italia.
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Le origini della pena di morte possono essere rintracciate nelle pratiche di giustizia tribale, dove l'omicidio veniva spesso punito con la vendetta
Pena capitale nel Codice di Hammurabi
Il Codice di Hammurabi, datato al XVIII secolo a.C., è la prima codificazione scritta della pena di morte, che stabiliva la sua applicazione per una varietà di reati
Disuguaglianza nell'applicazione della pena
Il Codice di Hammurabi applicava la pena di morte in modo diseguale, basandosi sulla classe sociale dell'individuo
Anche le civiltà dell'antica Grecia e Roma conoscevano la pena di morte, con quest'ultima che vedeva l'introduzione delle "Leggi delle XII tavole" basate sul principio di reciprocità tra offesa e punizione
Nel Medioevo, la pena di morte veniva eseguita attraverso tecniche crude e inventive come l'impalamento, la ruota, la ghigliottina e la forca
Durante l'Illuminismo, la corrente di pensiero dell'abolizionismo si diffuse, promuovendo una riforma del diritto penale basata su principi di umanità e razionalità
Il trattato di Cesare Beccaria "Dei delitti e delle pene", pubblicato nel 1764, ha esercitato un'influenza significativa nel dibattito sull'abolizione della pena di morte, argomentando contro la sua efficacia e moralità
Nel XX secolo, la pena di morte è stata ampiamente utilizzata da regimi totalitari in Europa come strumento di repressione politica
Dopo il dopoguerra, molti paesi hanno rivisto i propri codici penali, riducendo le pene e abolendo la pena di morte
In Italia, la pena di morte è stata abolita per i reati comuni con l'entrata in vigore della Costituzione del 1948 e per i reati militari in tempo di pace, e completamente eliminata con la legge costituzionale del 2007
L'adozione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani nel 1948 e la Moratoria universale sulla pena di morte, approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2007, sono stati momenti significativi nel cammino verso l'abolizione globale della pena di morte
Alla fine del 2022, 112 Stati avevano abolito la pena di morte in tutti i casi, mentre altri 9 l'avevano abolita per i reati comuni
Nonostante i progressi, 55 Paesi continuano ad applicare la pena di morte, utilizzando metodi come l'iniezione letale, l'impiccagione, la fucilazione e la decapitazione