"Il Sentimento del Tempo" e il recupero della tradizione
Nella seconda fase, Ungaretti si avvicina a tematiche più introspettive e filosofiche, come evidenziato nella raccolta "Il Sentimento del Tempo". Qui, il poeta riflette sulla natura effimera dell'esistenza e sulla morte, ispirandosi al pensiero di Bergson sulla durata e la memoria. Sebbene vi sia un ritorno a una maggiore strutturazione formale, con l'uso di punteggiatura e metrica più tradizionale, la poesia di Ungaretti non perde la sua densità simbolica e la capacità di evocare immagini potenti. La lingua si arricchisce di figure retoriche come metafore e iperboli, e la complessità sintattica e l'astrattezza delle immagini possono ricordare il barocco, pur mantenendo una chiara impronta personale."Il Dolore": autobiografismo e compostezza formale
La terza fase della produzione poetica di Ungaretti è segnata dalla raccolta "Il Dolore", scritta in un periodo di profonda sofferenza personale, che include la perdita del figlio e l'esperienza della Seconda Guerra Mondiale. Le poesie di questo periodo sono impregnate di un'autobiografismo intenso e di un linguaggio che, pur nella sua compostezza formale, trasmette il dolore e la ricerca di un senso di fronte alla tragedia. Ungaretti recupera la tradizione classica, affrontando temi universali come la solidarietà e la fede, e lo fa con una lingua che, pur tornando a forme più canoniche, conserva la capacità di toccare corde profonde nell'animo umano.