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Il Codice del Turismo italiano, regolando il settore a livello nazionale e locale, rispetta i principi di sussidiarietà e adeguatezza. La sua costituzionalità, le competenze regionali e l'aggiornamento degli standard nel contesto del PNRR sono fondamentali per la qualità e la competitività del turismo.
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Lo Stato interviene nelle materie di competenza regionale solo quando necessario per assicurare uniformità normativa e per ragioni di interesse nazionale, in collaborazione con le Regioni e le Province Autonome
La collaborazione istituzionale tra Stato e Regioni attraverso la Conferenza Stato-Regioni è essenziale per mantenere un equilibrio tra le prerogative statali e quelle regionali nel settore turistico
La Conferenza Stato-Regioni garantisce un equilibrio tra le competenze statali e regionali nel settore turistico, assicurando che le politiche adottate rispondano efficacemente alle esigenze territoriali
Il Codice del Turismo, istituito dal decreto legislativo 23 maggio 2011, n. 79, si prefigge di coordinare e sistematizzare le normative preesistenti, semplificare la burocrazia e rafforzare la protezione dei consumatori nel settore turistico
Il Codice del Turismo si articola in 69 articoli suddivisi in 7 titoli, che abbracciano sia il diritto privato, con particolare attenzione alla tutela dei consumatori, sia il diritto pubblico, regolamentando l'organizzazione del turismo a livello nazionale e locale
L'adozione del Codice del Turismo ha sollevato interrogativi sulla sua costituzionalità, in particolare per quanto riguarda il rispetto delle competenze regionali in materia di turismo, che sono di natura residuale
La Corte Costituzionale ha esaminato le norme del Codice del Turismo contestate dalle Regioni, dichiarando incostituzionali quelle che oltrepassavano i limiti della delega legislativa o che invadevano le competenze regionali
L'analisi degli articoli del Codice del Turismo ha permesso di valutare la loro aderenza alle competenze statali e regionali, con particolare attenzione agli articoli che riguardano la classificazione delle strutture ricettive e gli standard qualitativi
Il Decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152, ha introdotto misure per l'aggiornamento degli standard minimi delle imprese turistiche ricettive, al fine di elevare la qualità dell'offerta turistica e incrementare la competitività delle destinazioni italiane