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Friedrich Wilhelm Joseph Schelling, filosofo tedesco dell'Idealismo, ha influenzato la filosofia con la sua visione della natura e l'identità dell'Io. Attraverso il suo 'Sistema dell'idealismo trascendentale', esplorò la conoscenza assoluta, la libertà e l'arte, anticipando concetti psicoanalitici e integrando filosofia e religione.
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Schelling studiò teologia all'Università di Tubinga e strinse amicizia con Hegel e Hölderlin
Schelling insegnò in diverse università e integrò i suoi studi filosofici con approfondimenti in matematica, scienze e medicina
La collaborazione iniziale con Hegel si deteriorò, portando a una nota disputa filosofica
Schelling sviluppò una filosofia che superava le limitazioni kantiane tra fenomeno e noumeno, proponendo l'Io come principio di una conoscenza assoluta ottenibile tramite l'intuizione intellettuale
Schelling concepì la natura come organismo vivente e teorizzò la polarità tra forme naturali e spirituali
Il sistema di Schelling si strutturava in tre parti: filosofia teoretica, pratica e dell'arte, che esploravano rispettivamente il processo di conoscenza, la volontà e l'arte come espressione dell'assoluto
Schelling cercò di sintetizzare coscienza e inconscio nell'arte, proponendo l'assoluto come unità originaria di spirito e natura
Verso il 1806, Schelling si distanziò dall'idealismo e si concentrò su questioni religiose, sviluppando una "filosofia della libertà" che enfatizzava l'armonia tra filosofia e religione
Schelling enfatizzò l'importanza di un'armonia tra filosofia e religione, distinguendo tra filosofia negativa, che si occupa delle condizioni della conoscenza, e filosofia positiva, che si concentra sull'essere effettivo
Schelling esplorò come i miti e le religioni rivelassero l'assoluto, evidenziando i limiti della ragione umana nel comprendere la realtà ultima